Speciale solari 2022: le novità dell'estate per proteggerci da raggi e inquinamento

Speciale solari 2022: le novità dell’estate per proteggerci da raggi e inquinamento

27 Maggio 2022 - di Claudia Montanari

Qualità dell’aria e raggi del sole, il binomio è al centro della protezione della pelle di adulti e bambini per l’arrivo dell’estate. Ma quali sono le novità dei solari 2022? La protezione, dopotutto, è importante non solo in spiaggia, ma anche e soprattutto per la città, dove tra inquinamento e raggi solari a picco si preannunciano temperature da record.

Questo è il periodo dell’anno in cui la pelle invecchia di più e di colpo, oltre ad essere più esposta ai tumori tipici ‘da sole’ e alla formazione di macchie superficiali di diverso genere.

Le classiche creme solari così come le abbiamo conosciute fino ad oggi, dotate di schermi contro i raggi ultravioletti di tipo b ed A, sono ancora indispensabili ma non bastano più. La controprova ce la fornisce la stessa pelle che da giugno in poi segnala nuovi disagi, dalla secchezza all’esfoliazione, dal prurito a colorito disomogeneo. Fino alla moltiplicazione delle rughe, che gli specialisti della società italiana di medicina estetica all’ultimo congresso di maggio hanno battezzato ‘City Sindrome’ (da inquinamento). Sindrome che colpirebbe soprattutto i Millennials che in città si muovono con motorini o monopattini in mezzo al traffico.

Creme solari e non solo: le buone abitudini da seguire

C’è sempre più bisogno di buone abitudini. Evitare quindi di stare sotto il solleone, bere molta acqua, consumare più frutta e verdura. Ed è importante usare creme solari e schermi a largo spettro di protezione, e non solo dai raggi UV. Completi anche di ingredienti anti smog, come sostanze antiossidanti e antiinfiammatorie, oltre che più ‘confortevoli’ da usare, idratando la pelle senza ungerla più e dando sollievo durante la stagione più calda dell’anno.

Occhi puntati sull’inquinamento

Il cambiamento si apprezza constatando che gli ingredienti anti inquinamento inseriti nei prodotti di bellezza raggiungeranno gli 870,4 milioni di dollari entro la fine del 2022. E il mercato mondiale dei prodotti solari raggiungerà i 787,0 milioni di dollari entro i prossimi 4 anni.

Nel 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha aggiornato le sue linee guida sulla qualità dell’aria fornendo indicazioni e limiti globali sui principali inquinanti atmosferici che presentano rischi per la salute. Tra cui i particolati (PM2,5 e PM10), l’ozono, il biossido di azoto (NO2), l’anidride solforosa (SO2) e il monossido di carbonio.

L’inquinamento, elemento preponderante dell’esposoma (una sorta di genoma ambientale, dettato dalla somma delle aggressioni ambientali sull’organismo, pelle inclusa), è sempre più preso in considerazione dai ricercatori delle industrie cosmetiche. E questo è il mese in cui lo shopping ‘anti sole’ si avvia verso nuove opzioni di schermi evoluti, ad azione mirata non solo contro i raggi ultravioletti ma anche protettori del nostro ‘genoma ambientale’.

Quali sono le novità per l’estate 2022?

Si va dai filtri protettivi ad alto livello di ‘comfort’ sensoriale immediato, apprezzabile al tatto ma anche all’udito e alla vista, agli ingredienti anti smog e anti calore. Nuovi, ad esempio, i prodotti solari per i bambini che scoppiettano sulla pelle, le ‘gocce’ protettive da aggiungere alle creme idratanti per la città. Ma anche i gel ultra trasparenti che soppiantano definitivamente le creme e le paste bianchicce, le emulsioni vellutanti e i sieri dall’effetto ‘rugiada’.

Inoltre nuovissime piattaforme online e alle APP che ci forniscono dati sulla qualità dell’ambiente (smog, temperature, pollini e incendi) in chiave ‘exposoma cutaneo’. Infine, e finalmente, la svolta nell’uso di ingredienti che non danneggiano i fondali marini, certificati da enti terzi. ecco le principali novità 2022

I solari 2022 sono anti inquinamento

“Gli inquinanti atmosferici generano specie reattive che possono causare ossidazione e relativi meccanismi di distruzione nelle cellule della pelle, nelle proteine e negli strati lipidici” si legge nel focus dedicato ai prodotti solari 2022 appena pubblicato sulla rivista tecnico scientifica peer reviewed Cosmetic & Toiletries Science Applied.

“La relazione tra inquinanti cittadini (ma anche di molte località di villeggiatura) e protezione cutanea fa si che questo anno, a livello mondiale, gli ingredienti anti inquinamento inseriti nei prodotti di bellezza raggiungeranno gli 870,4 milioni di dollari entro la fine del 2022. E il mercato mondiale dei prodotti solari raggiungerà i 787,0 milioni di dollari entro i prossimi 4 anni”.

Anti inquinanti e anti raggi UV vanno quindi sempre più a braccetto per cercare di ridurre i danni che lo smog provoca sull’esposoma. L’esposoma è un termine coniato per la prima volta nel 2005 da Christopher Paul Wild, direttore dell’International Agency of Research on cancer, che lo definì “corrispondente al genoma ambientale. Pari alla somma di tutte le esposizioni esterne a cui un individuo è sottoposto a partire dalla nascita”.

Sei i fattori da considerare specifici per l’invecchiamento della pelle, attribuibili all’esposoma: radiazione solare, inquinamento dell’aria, fumo di tabacco, alimentazione, carenza di sonno, stress e temperatura.

Novità solari, ambiente e comfort nelle edizioni 2022

Per questa estate gli schermi saranno a protezione più ampia (raggi solari e inquinamento), rispettosi dell’ambiente e ad alto livello di comfort ‘sensoriale’, anche con trovate originali che prima non c’erano.

Nuovissimi gli schermi in capsula e in gocce. I primi sono stati presentati all’ultimo Cosmoprof svolto alla fiera di Bologna e sono prodotti dalla coreana Kocostar. Da viaggio, da borsetta, anche da usare prima del trucco, sono piccole capsule biodegradabili, monodose, a forma di cuore. Contengono una miscela di siero ad ampio raggio di protezione, con azione antiossidante e protettiva dalle aggressioni ambientali. Insieme ad un olio che dà un effetto sensoriale immediato perché mantiene umida la pelle per un effetto ‘rugiada’ pari all’uso degli illuminanti per il viso.

Nuove le ‘gocce’ solari, anche da aggiungere alle creme di trattamento quotidiano, come quelle messe a punto nel laboratorio di cosmeceutica Miamo (a Milano), chiamate Sun Drops. Dotati di SPF 50+ contrastano anche l’invecchiamento e le macchie cutanee. Texture leggera e nessun effetto ‘patina’ che invece può comparire con i più classici schermi solari ad alto livello di protezione, si possono miscelare con i sieri idratanti d’uso quotidiano tutto l’anno. Simili anche da Collistar.

Regala un effetto ‘scoppiettante’ durante l’applicazione invece il nuovo latte idratante leggero Lait Crepitant, con SPF 50+, ideata nei laboratori dermatologici della francese SVR. Pensato per i bambini che si divertiranno a spalmarsi la crema ‘scoppiettante’ su tutto il corpo, è testato pediatricamente e protegge anche dagli infrarossi, luce visibile e stress ossidativo ambientale.

E’ di SVR anche il nuovo spray da borsetta, lo schermo Spray Pocket SPF 50+ in formato smartphone, da portare con sé e usare alla bisogna anche in città, mentre ha un elevato livello di comfort lo schermo Sun Secure Extreme SPF 50+. Nonostante l’elevato grado di protezione, è un gel trasparente impercettibile al tatto e alla vista che però resiste al sudore, all’acqua e agli sfregamenti e non lascia affatto la pelle unta.

Puntano ad una tripla protezione i nuovi solari Defence Sun, dell’italiana Bionike: dei raggi UVA-UVB, dai radicali liberi generati da raggi IR ambientali e dai danni biologici a lungo termine. I prodotti garantiscono inoltre una maggior tutela dell’ambiente marino grazie a formule ecocompatibili (testate su 3 specie rappresentative della biodiversità marina del mar Mediterraneo, fitoplancton e zooplancton) e ai packaging riciclati.

La “protezione biologica

Inaugura il concetto di ‘protezione biologica’ attiva di rinforzo (stimolata con un sistema coperto da brevetto), da abbinare alla protezione passiva con i filtri, il brand Bioderma con la nuova linea Sun Active Defense per pelli sensibili, con protezione molto alta e rinforzata contro i raggi UVA e nei confronti della luce blu. Il brand sposa i principi dell’eco-biologia. “Anziché sovraccaricare la pelle, moltiplicando il numero di filtri usati, puntiamo a rinforzare il sistema di autodifesa cellulare cutaneo per compensare l’impatto biologico derivante dall’esposizione ai raggi UV” spiegano i formulatori. “Tra i sistemi naturali di difesa c’è anche l’abbronzatura che non va demonizzata” dicono i biologi dell’Institute Esthederm Bioderma di Parigi.

Segue il trend della protezione solare in chiave biologica anche il brand americano CeraVe (acquistato dal colosso L’Oreal) punta a ricostruire la naturale barriera cutanea protettiva per le creme da usare nella stagione più assolata dell’anno. La nuova Crema Viso Idratante SPF50, oltre ai filtri anti UV a e B elevati ricostruisce la protezione naturale che ricopre la pelle garantendo un effetto idratante molto confortevole per tutto il giorno grazie al contenuto di ceramidi, niacinamide, vitamina E e acido ialuronico

Arricchiti di probiotici (frazione probiotica Life Plankton™) e vitamina E dalle proprietà antiossidanti secondo i principi della protezione solare biologica che si abbina alla schermatura della pelle, anche i protettori Waterlover Sun Milk SPF30 e SPF50 del brand Biotherm. Formule altamente sensoriali e resistenti all’acqua, hanno appena ottenuto il rigoroso riconoscimento del Nordic Swan Ecolabel perchè rispettano gli standard ecologici per i prodotti solari nei confronti del fitoplancton e delle altre forme di vita acquatiche.

Contiene avocado biologico, la nuova linea Solari Mustela (latte, stick e spray), adatta anche alla pelle intollerante al sole e durante la gravidanza, garantendo una protezione molto alta ai raggi UVA e UVB (indice SPF 50+). Anche questa company sostiene il rispetto dei mari e degli oceani, seguendo la rigida regolamentazione delle Hawaii.

Sono protettori solari da usare tutto l’anno, per proteggere la pelle dai danni ambientali e dai raggi UV, raggi infrarossi (IR) e luce blu le emulsioni solari Anti-età protezione solare alta (spf 30 e 50) del brand italiano, vegano e hitech, Insìum. Con filtri potenti ma invisibili, puntano alla cura globale di viso, contorno occhi, collo e décolleté con ingredienti brevettati che contrastano l’invecchiamento cutaneo provocato dall’ambiente e dal sole. Texture incredibilmente leggera nonostante l’alto livello di schermatura e assorbimento immediato.

Punta alla sinergia tra filtri solari e trattamento di cura globale della pelle dagli insulti ambientali estivi, abbinata al rispetto dei mari, anche la nuova linea Hyal Sun del brand Wonder Company Milano. La massima idratazione è garantita dalla elevata quantità di acido ialuronico, abbinato alla protezione dai raggi ultravioletti e degli oceani, per offrire il massimo dell’efficacia protettiva e della sicurezza dermatologica sotto il sole, minimizzando il più possibile l’impatto ambientale.

Nerà Pantelleria è invece il brand autoctono nato dall’isola di Pantelleria, dell’ Azienda Agricola Zighidì, che ha messo a punto una linea completa di prodotti solari ad alto livello di protezione dai raggi UV A e B arricchita con principi attivi naturali come la pietra vulcanica, glicerina, oli vegetali antiossidanti e l’estratto di mirto nero da agricoltura biologica ad azione remineralizzante, idratante profonda e tonificante.

Nuovi anche i protettori solari del brand Diego dalla Palma Milano che, mentre proteggono dai raggi UVA, UVB, IR e luce blu con una tecnologia potenziata che permette di usare una minore concentrazione di schermi e una maggiore tollerabilità, puntano a difendere la pelle dai danni ambientali e contrastare le ossidazioni causate dai radicali liberi. La linea rispetta l’ecosistema marino, con certificazione EcoSun pass.

App e piattaforme per allarme esposoma da smog, pollini e fumi incendi

L’esposoma è quindi al centro dell’attenzione dei brand della cosmetica e dei ricercatori da diversi anni. Non mancano i progetti dedicati ad APP e piattaforme in grado di indicarci quanto siamo esposti in un preciso momento così da correre ai ripari. Il colosso L’Oreal ha siglato i mesi scorsi una partnership con una tech company israeliana, la società Breezometer leader nello studio della qualità dell’aria, dei pollini e dagli incendi, per finanziare un progetto di ricerca dedicato alla relazione diretta tra inquinamento, esposoma e invecchiamento della pelle e alla creazione di una applicazione in grado di inviarci appositi ‘alerts’ ambientali attraverso lo smartphone.

Molti anni prima i laboratori Vichy hanno avviato lo studio dell’esposoma e attualmente finanziano numerosi progetti di ricerca sul tema, riferisce l’editore di Cosemtic and Toiletries science applied.

Nel 2019 anche la multinazionale giapponese Shiseido ha lanciato per il mercato giapponese ‘Optune’, un sistema di connessione (su abbonamento, in accordo con Apple) con i telefoni cellulari in grado di segnalare i bisogni della pelle in tempo reale considerando i cambiamenti climatici (temperatura, umidità, ecc.), insieme ai dati su umore, ciclo mestruale e sonno.