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L’aria pulita è importante per un cervello sano. Lo studio

L’aria pulita è importante per un cervello sano. Lo conferma lo studio di due ricercatori dell’University of Southern California, citato dal sito Medical X Press.

Gli studiosi hanno collegato l’inquinamento atmosferico a un maggior rischio di malattia di Alzheimer e un declino cognitivo più rapido.

Al contrario, un’aria più pulita potrebbe fare la differenza nella salute del cervello. Questo testimonia quanto sia importante l’ambiente in cui viviamo. Un aspetto troppo spesso sottovalutato.

Pediatri, nocività smog si trasmette dai genitori ai figli.

Confermati ormai da numerose evidenze scientifiche, gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei bambini possono avere un impatto sulla salute in età adulta e avere effetti transgenerazionali, ovvero si trasmettono dai genitori ai figli.

Numerosi studi e revisioni della letteratura hanno indagato gli effetti dell’esposizione agli inquinanti atmosferici outdoor, nel periodo che va dal concepimento alla fine del secondo anno di vita (i primi 1000 giorni).

Tra questi vi sono aumento della mortalità infantile, disturbi dello sviluppo neurologico, obesità, compromissione della funzione polmonare, asma e otite media

Inquinamento, 2/3 italiani pensa circolino troppe auto.

Il 63% degli italiani pensa che il traffico sia responsabile di “quasi metà dell’inquinamento” e che nelle nostre città circolino un numero eccessivo di automobili.

Diffusa la richiesta di incrementare il trasporto pubblico elettrico (il 68% la considera la misura più urgente), seguita da quella di aumento delle superfici verdi e alberate (50% delle priorità).

L’estensione dei percorsi pedonali (20%) e la realizzazione di spazi per il parcheggio di bici e monopattini, è richiesta soprattutto dai 30-40enni. Lo rivela un sondaggio Ipsos per Legambiente, nell’ambito della campagna Clean Cities.

Solo il 27,5% degli italiani sa che l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea per eccessivo inquinamento, e una grande maggioranza – il 77% – pensa che la sanzione sia stata meritata.

Ancora più severo lo sguardo dei giovani: l’85,8% della popolazione intervistata con età compresa tra i 18 e 30 anni è convinto che la condanna sia stata meritata perché “si sarebbe potuto fare di più”.

Il Governo nazionale è considerato il maggiore responsabile dall’80% degli italiani intervistati, i presidenti di regione dal 70%, il 21,5% chiama in causa soprattutto i sindaci e il 29% pensa che l’inquinamento sia conseguenza dei nostri comportamenti: una consapevolezza, quest’ultima, più radicata tra i giovani. Foto di ejaugsburg da Pixabay.

Silvia_Di_Pasquale

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