Doomscrolling, quando leggere brutte notizie fa male alla salute

Si chiama Doomscrolling ed è una parola britannica che sta ad indicare l’atto di dedicare troppo tempo alla lettura di notizie negative sui dispositivi digitali. Qualcosa che con la pandemia da Covid 19 ha dato i suoi frutti peggiori. Il bombardamento mediatico ha portato a un’impennata di ansia e depressione, spesso controproducente anche ai fini della prevenzione. Avere la consapevolezza di quali siano le fonti attendibili è fondamentale. Ma spesso anche importanti quotidiani on line condividono a raffica notizie sui loro canali social. L’effetto è quello di trovare sulla propria home molte notizie simili, che nella maggior parte dei casi informano solo su fatti negativi.

Le persone che leggono molte notizie problematiche potrebbero avere maggiori probabilità di avere una salute mentale e fisica peggiore. Anche ricerche precedenti su eventi come l’11 settembre e gli attentati alla maratona di Boston hanno evidenziato che l’esposizione prolungata alle notizie sulle catastrofi è collegata a esiti negativi sulla salute mentale. Ecco una serie di consigli per tenere a bada la tua tendenza a leggere sempre notizie tragiche.

• Stabilisci un orario per controllare le notizie. Invece di controllarle periodicamente nel corso della giornata, dedica un’ora specifica e considera quale ora del giorno avrà l’impatto più positivo per te.
• Cerca le notizie piuttosto che affidarti ai social media e trovartele una di seguito all’altra a scorrimento.
• Evita di avere tanti quotidiani che possono dare le stesse notizie simultaneamente.
• Parla con qualcuno delle notizie che leggi. Evita di tenerle solo per te, potrebbero aumentare il tuo stato di ansia senza motivo.
• Cerca di capire quali sono le notizie vere e quali le fakenews. Queste ultime si annidano spesso in siti con nomi simili alle testate originali, così da ottenere il tuo clic in modo scorretto.
• Continua a restare informato, ma in modo consapevole. Sapere ciò che accade nel mondo è molto importante.

Foto di Gerd Altmann da Pixaba.