WASHINGTON – Reflusso gastroesofageo e bruciore di stomaco colpiscono sempre più bambini. La colpa, spesso, è di quel che mangiano. Sotto accusa sono soprattutto i cibi fritti, gli energy drink e alcuni farmaci. Ma anche le spezie.
La dottoressa Wendy Anderson Willis, pediatra al Nationwide Children’s Hospital di Columbus, Ohio, sottolinea come l’aumento di questi malesseri sia legato all’elevato consumo di alcuni cibi speziati, come patatine o popcorn al pepe o alla paprika, chewing-gum alla menta, patatine e bocconcini di pollo fritti, ciambelle fritte e ‘junk-food’, energy drinks con caffeina, e al consumo di alimenti acidi, come succo di arancia e pomodoro. Ma anche dall’uso di farmaci contenenti l’ibuprofene.
I sintomi sono diversi: mal di stomaco, dolore al torace, nausea, bruciore alla gola, sapore acido in bocca e tosse notturna. I pediatri raccomandano ai genitori di interrompere il consumo di cibi speziati o fritti, non dare ai piccoli i farmaci se non sotto indicazione dei medici e consigliano di far loro consumare pasti ravvicinati con piccole quantità di alimenti sani, da masticare a lungo.
Prima di dare ai bambini farmaci anti acido gli esperti consigliano di rivolgersi ai medici: spesso basta modificare lo stile di vita per risolvere il problema.
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