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Bambini e computer, sì o no? Ecco i pro e contro

ROMA – Nell’ultimo decennio il computer è entrato prepotentemente nella vita di ognuno di noi, in molti casi diventando un vero e proprio elettrodomestico; oltre agli adulti, anche i più piccoli e a volte piccolissimi passano sempre più molto tempo davanti ad una tastiera o ad un tablet, divertendosi ed imparando, ma esponendosi sicuramente anche a qualche rischio.

Se è vero che, essendo uno strumento interattivo, il computer ha un forte potere attrattivo soprattutto per i più giovani, è anche vero che può nascondere delle insidie che gli adulti non devono ignorare.

Innanzitutto bisogna tener presente i problemi pratici, come ad esempio il fatto che l’uso eccessivo del pc può danneggiare la vista e creare seri problemi alla schiena; questi rischi non sono reali solo per gli adulti, ma anche per i giovanissimi, a cui non bisognerebbe concedere più di un’ora al giorno davanti ad una tastiera, stando attenti anche ad illuminare bene la stanza, affinché non vi siano troppi rilessi sullo schermo.

Proprio per la sua capacità di stimolare fantasia e creatività poi, il computer spesso può sostituirsi ai compagni di gioco in carne ed ossa, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare… I bambini infatti, se lasciati liberi davanti ad una tastiera per ore ed ore, potrebbero piano piano disabituarsi al confronto con i loro coetanei, preferendo usufruire passivamente degli stimoli offerti dalla rete.

Come non considerare poi i rischi legati ai giochi violenti e diseducativi che spopolano su internet? Anche per questo motivo, è bene che i più piccoli usino il computer in compagnia di adulti, meglio se dei genitori, che possono scegliere siti e pagine da far visitare ai loro pargoli.

Non si può inoltre non considerare il fatto che, permettendo l’accesso ad un’infinità di informazioni, il computer offre involontariamente ad un bambino la possibilità di entrare in contatto con contenuti impropri o di fare conoscenze molto pericolose; probabilmente è questo oggi il pericolo dal quale proteggere i bambini più di tutto e per fortuna la tecnologia ha creato portali protetti che consentono di impedire la visualizzazione di determinati contenuti. È necessaria però anche l’attenta e continua supervisione degli adulti, gli unici che possono insegnare ad un bambino un uso intelligente e costruttivo di questo mezzo così popolare ed affascinante.

Sebbene vi siano molti detrattori, bisogna considerare infine il fatto che è provato che l’uso del computer stimola le capacità cognitive, per cui questo oggetto non va demonizzato, ma invece ben integrato nelle altre molteplici attività della vita quotidiana, nella quale comunque il dialogo e il confronto reale devono continuare ad avere il primo posto.

Claudia Montanari

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