Categories: attualità

Violetta, il fenomeno che preoccupa: bimbe già adulte e amori impossibili

ROMA – Il posto in “Platea Diamond” supera i 240 euro. Se ci si accontenta della “tribuna laterale” ce se la “cava” con 70 euro. Sono i prezzi vertiginosi per poter assistere al concerto di Violetta, idolo e ed eroina di bambine ancora troppo piccole per riuscire a comprendere il valore dei soldi, e genitori che fanno di tutto per accontentare le proprie figliolette.
Il fenomeno di Violetta l’ha analizzato Maria Novella De Luca che scrive su Repubblica:
“Per l’anagrafe sono bambine ma nel pianeta delle V-lovers l’età non esiste più. Raccontano una nuova galassia, dove l’infanzia e l’adolescenza si mescolano nella spinta accelerata verso il mondo dei più grandi. Violetta riempie i palastadi di baby fan di sette, otto, dieci anni vestite come al derby, con la sciarpa legata alla fronte, gli striscioni e la “V” tatuata sulla guancia, moderne bambine simbolo di una generazione che cresce in fretta, ultima lucrosa frontiera del mercato, della moda, del business. Chi sono, cosa vogliono, cosa pensano le V-lovers, che in massa si sono fatte regalare per Natale il biglietto del concerto di Violetta, eroina della prima telenovela della storia scritta e pensata per un mondo under 10, da madri e padri disposti a spendere fino a duecento euro per accontentarle?”
Anna Antoniazzi,  docente di Letteratura per l’infanzia all’università di Bologna, spiega a Repubblica:
“«Violetta ha conquistato le pre-adolescenti perché le spinge in avanti e le fa sentire grandi parlando di amore, di sentimenti, di gelosia, di competizione, perché canta, balla, ma nello stesso tempo è rassicurante, i contenuti non sono torbidi, e anche gli adulti non temono il prodotto ». Ma quello che fa delle Vlovers un fenomeno sociale, aggiunge Anna Antoniazzi, e che penetra in profondità in queste nuove bambine il cui rischio è quello di bruciare l’infanzia, è che «Violetta è un insieme cross-mediale, vuol dire che tutti i contenuti si intrecciano — la storia, il film, la musica, i gadget — e colonizzano l’immaginario infantile, il tempo libero, i sogni, senza lasciare spazio a null’altro». C’è però qualcosa in più. Violetta, con i suoi toni melò e la vita da talent show, in questo momento storico non ha rivali femminili. Non c’è una Pippi Calzelunghe, una Schiappa al femminile, eroine normali, che non vincono sempre, che non sono bellissime, magre, amate…”
Barbara Mapelli, docentedi Pedagogia della differenza all’università Bicocca di Milano, spiega:
“«Queste bambine vivono il paradosso di essere precocemente adultizzate, per poi ritrovarsi invece a fare scelte mature sempre più tardi: molte vivono una pubertà anticipata ma poi riescono a diventare madri quando la fertilità sta per esaurirsi. E il mercato le fa sentire grandi, donne in miniatura, perché le trasforma in baby-consumatrici, mentre le sta soltando sfruttando». Ma l’elemento più pericoloso, sottolinea Mapelli, è che Violetta «è l’emblema di una femminilità stereotipata, l’educazione delle bambine sembra aver fatto un salto all’indietro, dai giocattoli ai libri di testo, fin da piccolissime la moda le spinge a mostrare il corpo, in uno specchio deformato dove in cima a tutto ci sono bellezza e capacità di seduzione»”
Le bimbe hanno le idee molto chiare su Violetta:
“«Ci piace perché è bella, perché balla, vince e piace ai maschi». Insomma non perde mai. Le madri rassegnate ma anche un po’ complici annuiscono. È un gioco tra madri e figlie lo show di Violetta, a giudicare dalla popolazione femminile che affolla gli stadi. C’è chi ha speso anche duecento euro per un biglietto, e le escluse piangono lacrime amarissime. Ma sulle gradinate c’è anche il ritratto di una nuova generazione di bambine che crescono bruciando le tappe.
«C’è una sessualizzazione precoce nel mondo dell’infanzia, i bambini sono esposti a stimoli visivi ed emotivi che ne alterano l’equilibrio », ricorda Alessandra Graziottin, che dirige il Centro di ginecologia dell’ospedale “San Raffaele Resnati” di Milano. «Ma Violetta non mi sembra colpevole più di altri show: credo invece che la sua sensualità lieve sia l’immagine perfetta e rassicurante di una pubertà non problematica e difficile. Esperienza rara e forse per questo così attraente»”
Claudia Montanari

Recent Posts

Malinconia invernale, puoi combatterla con questi rimedi naturali: energia e buonumore anche col freddo

Scopri come una dieta ricca di nutrienti specifici può aiutare a migliorare l’umore e il…

1 settimana ago

La gonna di Rocìo Munoz Morales è la nuova ossessione chic: dimenticate tutto il resto

L'ex compagna di Raoul Bova quando si tratta di moda detta senza ombra di dubbio…

1 settimana ago

Hai sempre indossato il rossetto rosso nel modo sbagliato: se lo metti così sei elegantissima

Se metti il rossetto rosso così sarai elegantissima: gli errori da non commettere mai. Tutto…

2 settimane ago

Il regalo di Natale che mette d’accordo tutti è da Action e costa meno di 7 euro (ma le scorte stanno finendo)

C'è un dono perfetto per Natale, per coloro che vogliono risparmiare e far bella figura.…

2 settimane ago

Il look casual-chic di Diletta Leotta da copiare subito, ma la borsa costa come un’auto

Diletta Leotta stupisce sempre con i suoi look passando con disinvoltura da quelli chic a…

2 settimane ago

5 oasi segrete dove vivere un Capodanno indimenticabile: tra natura, avventura e panorami da sogno

Se vuoi vivere un Capodanno indimenticabile, non puoi perderti queste oasi segrete: tutti i dettagli…

2 settimane ago