GB, donne soldato al fronte? "Rischiamo di perdere la guerra"

Usa, sì alle donne soldato in prima linea: tolto il divieto del 1994

24 Gennaio 2013 - di Claudia Montanari

USA – Donne soldato di nuovo in prima linea. L’annuncio ufficiale ancora non è stato dato ma, a quanto pare, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti uscente, Leon Panetta, ha deciso di rimuovere il divieto per le donne soldato a combattere in prima linea.

La decisione di rimuovere questo divieto dà così il via libera a migliaia di donne che potranno rivestire nuove posizioni di comando nelle forze armate Usa, ribaltando una norma del 1994.

Un alto funzionario della Difesa, citato in forma anonima dalla Cnn, ha affermato: “Ci vorrà un po’ di tempo, in alcuni casi, per elaborare meccanismi adeguati. Prevediamo che alcuni incarichi verranno resi disponibili subito, mentre altri, come quelli nelle forze speciali, potrebbero richiedere più tempo”.

Certo, questa è una notizia che fa piuttosto scalpore, soprattutto perché le donne soldato da molto tempo stavano facendo pressione per ottenere la possibilità di essere schierate in prima linea. Infatti le attuali regole in vigore non permettono alle donne di servire nelle unità di combattimento di terra. Per poter combattere in prima linea nei campi di battaglia, quattro soldatesse Usa sono arrivate di recente ad ingaggiare battaglia nelle anche aule di tribunale contro il Pentagono e il segretario alla Difesa Panetta.
Secondo la Amercian Civil Liberies Union la carriera delle quattro donne nelle forze armate, così come quella di molte altre, viene di fatto impedita, visto che non vengono loro consentiti gli stessi passaggi che invece possono fare i loro colleghi di sesso maschile. Ma a quanto pare oggi è un nuovo inizio per poter dare diritti di carriera alle donne, grazie alla decisione che domani sarà annunciata da Panetta, che entro la metà di febbraio lascerà il Pentagono.
Tuttavia per ora non è chiara la posizione in merito del suo successore, Chuck Hagel, la cui nomina dovrebbe essere confermata dal Congresso il 31 gennaio, ma secondo la Cnn, è già stato informato e non risulta che abbia sollevato obiezioni.

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