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Università italiane: 50 mila studenti in meno, come sparisse Statale di Milano

1 Febbraio 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – Sono 58 mila gli studenti in meno che si sono immatricolati alle Università italiane negli ultimi dieci anni. Le iscrizioni all’Università, di fatto, sono crollate del 17%: come se in un decennio fosse scomparsa la Statale di Milano.

Il dato allarmante arriva direttamente dal Cun, Consiglio Universitario Nazionale, che non dimentica di sottolineare anche il crollo del numero dei docenti, -22% rispetto al 2006.

Anche i finanziamenti alle Università hanno visto un taglio allarmante, scendendo negli ultimi 4 anni del 5%.

Tutto questo comporta, nemmeno a dirlo, un numero bassissimo di laureati. Basti sapere che l’Italia è posizionata al 34° posto, su 36 Paesi per quanto riguarda ragazzi laureati: solo il 19% degli italiani tra i 30 e i 34 anni ha infatti una laurea, contro una media europea del 30%. Senza contare che più di uno studente su tre è fuori corso, mentre il 17,3% non fa esami.

Anche il numero dei dottorandi italiani è inferiore rispetto alla media europea: in Italia abbiamo 6.000 dottorandi in meno, e tra chi sta seguendo un dottorato solo la metà ha una borsa di studio.

Calano anche i corsi di laurea: in sei anni ne sono stati eliminati 1.195. Solo nel 2012 sono scomparsi 84 corsi triennali e 28 corsi specialistici o magistrali. Se all’inizio la riduzione era dovuta ad azioni di razionalizzazione, ora dipende soprattutto dalla riduzione del personale docente.

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