Teresa Forcades, la suora atipica. Pro Catalogna e cripto-femminista

Teresa Forcades, la suora atipica. Pro Catalogna e catto-femminista

19 Gennaio 2015 - di Claudia Montanari

BARCELLONA – In Italia il suo nome non ci dice molto ma in quel della Spagna e ancor di più in Catalogna è piuttosto famosa. Si chiama Teresa Forcades ed è una suora indubbiamente fuori dal comune: insieme all’economa Muriel Casals -presidente di Òmnium Cultural- e alla linguista Carme Forcadell, è infatti una delle donne protagoniste di un vero e proprio rivolgimento culturale che sta attraversando la Catalogna e la Spagna. Delle 3 donne Teresa Forcades è sicuramente quella che salta di più all’occhio. Porta il velo ma gira esclusivamente in pantaloni: questa suora appartenente all’ordine delle benedettine non solo non ha timore nel criticare la Chiesa per la sua misogenia ma è anche attivissima nelle file dell’indipendentismo della Catalogna. Dottoressa in Medicina e dottorata in Teologia, Teresa Forcades invoca un modello economico alternativo al capitalismo e non disdegna criticare gli interessi industriali delle case farmaceutiche ai danni della salute dei cittadini. Una suora indubbiamente atipica, a tratti sovversiva: Teresa Forcades si batte da sempre per i diritti delle donne sull’aborto. La vita in monastero della Forcades è iniziata nel 1997 quando è diventata religiosa. Tuttavia la chiamata di Dio non ha ostacolato la suora a farsi largo nel mondo della politica: intelligente e poliedrica, Teresa Forcades è diventata presto figura pubblica e mediatica di spicco, capace di tenere conferenze e discorsi politici. La suora benedettina riesce a farsi ascoltare grazie ad un linguaggio semplice e chiaro, che arriva dritto al punto, portando avanti la sua battaglia per l’indipendenza della Catalogna. Ed è proprio in Catalogna che la suora è divenuta presto famosa grazie alle sue aspre critiche alle banche e soprattutto alle aziende farmaceutiche, accusate di voler speculare sulla salute degli spagnoli. Una suora davvero fuori dal comune, Teresa Forcades, che non risparmia nemmeno la Chiesa alle suo critiche. Più volte ha spiegato di non trovare la vita conventuale opprimente, spingendo tuttavia per i diritti delle donne e condannando la misoginia dilagante nelle gerarchie vaticane.