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Fanno l’amore nel bagno della scuola: per lei una pena più severa

VICENZA- E dire che ai nostri tempi (e non sono poi così tanto lontani 15 anni fa) era considerato tabù chiacchierare con il compagno di scuola “preferito” durante l’ora di ricreazione e oltremodo “trasgressivo” farci scappare anche un bacetto a stampo. Benché dunque i compagni di scuola giudichino il fatto dicendo “bastava un rimprovero”, diciamolo, la punizione ci sta e siamo tutti (almeno noi “adulti”) d’accordo.

Ma la vicenda che ha visto i due studenti di quindici anni scoperti ad avere un rapporto sessuale nel bagno di una scuola in provincia di Vicenza sta scatenando un vero vespaio di polemiche non tanto per il fatto in se quanto all’originale scelta della punizione: il preside della scuola per ragionieri «Einaudi» di Bassano del Grappa ha infatti deciso di infliggere una pena più severa alla ragazza piuttosto che al suo partner, rispettivamente quattro giorni di sospensione per lei ed un solo per il ragazzo. Ovviamente non appena è venuta fuori la notizia, le polemiche sulla disparità di trattamento non hanno tardato a farsi sentire.

Eppure, sembra che le ragioni che hanno portato a questa decisione  “non s’hanno da sapere” tanto che a chi chiede spiegazioni dell’accaduto il Preside risponde con un irritato “no comment” , limitandosi a dire che “la scuola sta lavorando efficacemente con le famiglie in termini educativi”.

La faccenda ha scaturito le ire e le polemiche anche di numerosi politici, che non hanno tardato ad intervenire. Chiara Moroni, responsabile nazionale delle donne di Futuro e Libertà, non esita a chiedere (e ad aspettare risposta) alla lapidaria domanda: “perché comminare due pene differenti, visto che entrambi erano coscienti di ciò che stavano facendo?”.

Si scatenano ovviamente le voci di corridoio (della scuola e non) e di fonti più o meno vicini alla questione, secondo cui (per esempio) la ragazza avrebbe avuto una pena maggiore alla luce del suo percorso scolastico zoppicante e della sua condotta, oppure, ancora più discutibile, quella che vede la maggiorazione della “pena” per la ragazza perché si trovava nel bagno dei maschi.

Per venire a conoscenza della verità bisogna aspettare, sperando che il Preside renda pubblici i motivi della sua decisione.

Claudia Montanari

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