partner mente

Il partner è sincero? Ecco tutti i modi per riconoscere le bugie

6 Aprile 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – La vita di coppia non è sempre rose e fiori. Chi di noi non è mai stato assalito dal dubbio e dalla paura che il proprio partner non sia del tutto sincero? È  vero che in un rapporto la fiducia deve essere al primo posto, ma spesso dietro quell’appuntamento mancato, dietro l’impegno di lavoro o l’improvvisa partita a tennis a chi di noi non è scattato il “tarlo” del dubbio?

Lo psicologo Edward Geiselman, insieme a tre ex studenti dell’Università della California a Los Angeles Sandra Elmgren, Chris Green e Ida Rystad ha analizzato i cosiddetti ‘sistemi menzogneri‘, individuando diversi segnali rilevatori che ci aiutano a capire quando una persona sta mentendo. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sull’American Journal of Forensic Psychiatry.

Secondo lo studio per intuire segnali “sospetti” al primo posto ci sarebbe il fatto che la persona che mente tende a dire il meno possibile. La ricerca ha dimostrato che i bugiardi sono parchi di particolari, chi mente, infatti, tende a riportare i fatti all’osso.

Un’altra cosa che vi potrà segnalare che il partner sta palesemente mentendo, è quando si giustifica senza giusta causa, cioè si inventa scuse senza che gli abbiate posto alcuna domanda. Altro poi, è quando ponete una domanda al partner e questo la ripete prima di rispondervi, in questo caso sta prendendo tempo per inventarsi la sua bella storiella da raccontarvi.

Quarto indicatore: la persona che mente è interessata a studiare la reazione di chi ascoltanei confronti della risposta. Questo, secondo Geiselman, lo fa per appurare se chi ha di fronte se l’è bevuta.

Altro segnale inequivocabile è: la velocità con cui si espone la storia. Se all’inizio il bugiardo ha bisogno di prender tempo per articolare la bugia da raccontare e saggiare la reazione di chi ascolta, quando è sicuro che la sua balla sia andata a segno comincia a parlare velocemente. A questo proposito Geiselman specifica che: ‘le persone veritiere, non sono preoccupate se parlano lentamente, ma la gente ingannevole spesso pensa che rallentare il discorso può sembrare sospetto‘. Chi dice la verità, aggiunge Geiselman, in genere non altera in modo drammatico la velocita di una sola frase.

Chi mente fa largo uso di frammenti di frasi, vale a dire, abbozza una risposta, ci si rende conto che non è credibile e allora si torna indietro lasciando la frase a metà.

A questi 6 indicatori si aggiungono, poi, tutta una serie di segnali visivi che possono smascherare chi mente, dicono gli scienziati. Tra questi: il fatto di mordersi ripetutamente le labbra, ogiocherellare con i capelli o intraprendere altre azioni di pulizia personale o gesticolare con le mani verso di sé.

Infine, si può scoprire se la persona che abbiamo di fronte è sincera semplicemente studiando il suo sguardo. Chi dice la verità di solito guarda lontano in cerca della concentrazione necessaria per dare la risposta mentre chi mente tende a distogliere lo sguardo solo per breve tempo.