famiglie italiane povere

Istat: nel Sud Italia 1 famiglia su 4 è povera

17 Luglio 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – Gli effetti della crisi in Italia ormai sono noti a tutti, ma i dati Istat pubblicati sul rapporto 2011 sulla povertà sono allarmanti: nel Sud Italia una famiglia su quattro è povera, ovvero il 23,3 %. Anche la povertà relativa è in aumento in meridione, laddove è considerato “relativamente povero” un nucleo familiare formato da due persone con un reddito complessivo che non superi i 1.011,03 euro. Nel 2011 l’11,1% delle famiglie in Italia è relativamente povero, per un totale di circa 8,1 milioni di persone e il 5,2% lo è in termini assoluti: circa 3,4 milioni di persone.

La sostanziale stabilità della povertà relativa rispetto all’anno precedente deriva dal peggioramento del fenomeno per le famiglie in cui non vi sono redditi da lavoro o vi sono operai, compensato dalla diminuzione della povertà tra le famiglie di dirigenti/impiegati. E’ peggiorata dunque la condizione delle famiglie operaie: il 15,4% di queste (15,1% nel 2010) è relativamente povera, il 7,5% (6,4% nel 2010) è assolutamente povera. Migliora invece la condizione delle famiglie di dipendenti o dirigenti. Nel 2010 era relativamente povero il 5,3%, nel 2011 il 4,4%. Per quanto riguarda la povertà assoluta, l’incidenza nel 2010 era dell’1,4%; nel 2011 dell’1,3%.

Interessante quanto preoccupante è l’analisi statistica che riguarda la mobile frontiera tra indigenza e sicurezza. il 7,6% delle famiglie italiane è a rischio povertà. Si trova poco al di sopra della linea convenzionale di povertà e, ad esempio con una spesa improvvisa, potrebbe classificarsi tra le famiglie povere. Di conseguenza in Italia è povera o quasi povera circa una famiglia su cinque. Tra le famiglie povere (l’11,1% del totale delle famiglie residenti), il 6% risulta “appena povero” cioè poco distante dalla linea standard, oltre la quale si diventa poveri; il 5,1%  è “sicuramente povero”.

Tags