Pericolo tumore? Si combatte con il digiuno. Parola di scienziato

Lotta al tumore? Si combatte anche con digiuno. Parola di scienziato

20 Novembre 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Digiunare 4 giorni al mese potrebbe allontanare il rischio dei tumori. Questo, almeno, è quello che sostiene lo scienziato genovese Valter Longo, direttore dell’Istituto di Longevità della University of Southern California di Los Angeles e del laboratorio oncologia e longevità dell’Ifom di Milano. Una ricerca, quella di Longo, partita dagli studi di Roy Waldorf, un cultore del digiuno come elisir di lunga vita.

Cosa ha scoperto Longo? Secondo le ricerche da lui condotte in laboratorio sui topi, una dieta a basso apporto calorico seguito per 4-5 giorni da ripetere da uno a sei mesi sarebbe un toccasana per il ricambio cellulare e anche per contrastare il tumore. Il digiuno, in sostanza, permetterebbe un rapido ricambio cellulare, fondamentale per contrastare il cancro.

Più tecnicamente, secondo lo scienziato un organismo che non riceve cibo, attinge dalle sue riserve e proprio intaccando queste riserve sarebbe più semplice e veloce fare pulizia delle cellule malate o che si stanno per ammalare.

Non solo: sempre secondo le ricerche dello scienziato, il digiuno nei malati che si sottopongono ai trattamenti chemioterapici sarebbe anche utile per ridurre gli effetti negativi del trattamento.

LO STUDIO:

Quale è stata la reazione dei topi al digiuno? Dopo 4 giorni di astinenza da cibo, i topi anziani avevano un sistema immunitario come quello di un topo giovane.

Ma il digiuno può essere pericoloso? Lo scienziato specifica che è necessario farlo sotto osservazione medica e solo per il tempo consigliato, non di più. Oltre a ringiovanire il sistema immunitario, anche il metabolismo trarrebbe giovamento dalla non assunzione di cibo.

Cosa accade al corpo durante i 4 giorni?

GIORNO 1: il corpo comincia a consumare le riserve

GIORNO 2: gli organi si atrofizzano

GIORNO 3: alcune cellule staminali rimpiazzano quelle scartate

GIORNO 4: il processo di rigenerazione è concluso