Peppa Pig, tutti contro: "Liberateci, rovina i bambini"

Peppa Pig, tutti contro: “Liberateci, rovina i bambini”

5 Maggio 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Tutti contro Peppa Pig. Tanto amato dai bimbi quanto odiato dagli adulti, il cartone animato Peppa Pig attira polemiche a non finire. L’ultima, è apparsa su Libero Quotidiano per mezzo di un articolo a firma di Lucia Esposito. Secondo la giornalista, la maialina più famosa della tv diventata ormai un simbolo nell’immaginario dei bimbi e un vero e proprio fenomeno di costume e prodotto di marketing, non avrebbe nulla di educativo e, anzi, rovinerebbe i bambini.

“Fermate Peppa Pig: sta rovinando i bambini. Il cartone animato insegna a ruttare, disobbedire e rotolarsi nel fango” si legge sul quotidiano diretto da Maurizio Belpietro.

Così, dopo numerose polemiche in merito a presunti messaggi subliminali e su contenuti poco graditi agli animalisti, ora Peppa Pig diventa il peggior nemico dei bimbi.

Secondo Libero, il cartone appare diseducativo al massimo:

“Mai si erano visti in televisione dei maiali che ruttano senza ritegno, grugniscono in continuazione, si rotolano nel fango allegramente e che, quando ridono, si ribaltano sul pavimento sbellicandosi come idioti”.

Il pericolo di Peppa Pig è dietro l’angolo. Anche il figlio della giornalista, tre anni, sembra si stia “lentamente trasformando”:

“«Tu sei mamma Pig», mi dice quando si sveglia. «No, Francesco io non sono un maiale», gli rispondo piccata. Lui arriccia il naso, dice «oink» e scappa via. Quando al mattino va a scuola, si guarda attorno con la stessa attenzione con cui un bracco ungherese cerca i tartufi nel bosco e, appena intercetta una pozza d’acqua, si fionda per saltarci dentro. «Come Peppa Pig» salta e ride mentre i suoi occhi roteano come biglie per individuare un altro specchio d’acqua fangoso in cui rotolarsi come un porcellino. Inutile provare a spiegargli che i maialini sono sporchi e puzzano e che la loro casa, il porcile, è un posto lurido e nauseabondo. Lui dice che «Patata City» (la città in cui vive la maledetta famiglia Pig) è bella e pulita. Per non parlare del rutto tra una portata e l’altra, diventato la colonna sonora dei miei pasti. Davvero non so come sia capitato ma lo spirito della famiglia Pig si è impossessato di lui e viene fuori senza alcun ritegno proprio quando tutti tacciono e non si può far finta di non aver sentito. «Non si fa, i maiali lo fanno» e lui: «Ma io sono Peppa Pig»”

Non solo. I personaggi di Peppa Pig appaiono diseducativi perché non sono in grado di dare regole ai propri figli. Il papà di Peppa, Mister Pig,

“È un pasticcione inetto che si fa prendere in giro dai figli senza dire un ‘oink’ sia perché è più grasso del normale sia perché è un fallimento che cammina. Lui e sua moglie non sono in grado di dare una sola regola comportamentale ai figli e, quando ci provano, non sono credibili. Non si fanno rispettare.”

Per questo motivo Peppa e il fratellino George possono fare come vogliono:

Insozzano di fango la casa, rompono il pc con cui la mamma lavora. Viziati e ribelli, trasmettono ai bambini l’idea che tutti sono uguali, che la loro parola-grugnito vale quanto quella dei genitori.”

Ma perché Peppa Pig piace tanto?

“I dialoghi sono semplici, il vocabolario basico, i personaggi ripetono sempre le stesse parole, il disegno dei cartoni è elementare, eppure i bambini sono pazzi di questi porcellini. Molti esperti dicono che Peppa Pig piace tanto perché riproduce un modello di “famiglia normale”: i genitori che vanno al lavoro, i figli affidati ai nonni, le gite della domenica, i capricci a cui non seguono punizioni… Adesso, gli psicologi avranno anche le loro ragioni ma io da un po’ ho vietato al mio bimbo di vedere «Peppa Pig»: perché per me non è normale che a cena rutti con lo stesso orgoglio di chi prende dieci in pagella. Ridatemi i barbatrucchi di Barbapapà!”

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