"OMS, carne rossa cancerogena": verità sulla notizia bufala

“OMS, carne rossa cancerogena”: verità sulla notizia

26 Ottobre 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – Aggiornamento sulla notizia. A seguito delle novità in merito alla notizia secondo cui l’OMS giudicherebbe potenzialmente cancerogena la carne rossa, di seguito riportiamo: la carne rossa lavorata viene inserita dall’OMS nel gruppo 1, sulla base degli studi sul cancro del colon, mentre la carne rossa entra nel gruppo 2A. Come si legge sull’Ansa:

“Carni in scatola, hot dogs, prosciutto: sono solo alcuni esempi di carni trattate, considerate cancerogene per l’uomo dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Sono invece considerate ‘probabilmente cancerogene’ le carni rosse: questa categoria, spiega l’Oms, ”si riferisce a tutti i tipi di carne di muscolo di mammifero, come ad esempio manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra”. Le carni trattate o lavorate sono quelle indicate come più pericolose per l’uomo, essendo state inserite dall’Oms nel gruppo 1 per rischio cancerogeno. Le carni lavorate, spiega l’Oms, includono le carni che sono state trasformate ”attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione”. La maggior parte delle carni lavorate contiene maiale o manzo, ma le carni lavorate è possono anche contenere altri tipi di carni rosse, pollame, frattaglie o prodotti derivati dalla carne come il sangue. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l’Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne..”.

In sostanza, pur continuando a confermare che la carne rossa contenga proteine e micronutrienti importanti per il nostro organismo, l’OMS ritiene corretto inserirla nel gruppo degli elementi probabilmente cancerogeni e in quelli sicuramente cancerogeni per quanto riguarda la carne che ha subito processi di lavorazione (come le salsicce o i wrustel).

Cosa è successo nei giorni scorsi? A seguito di un articolo apparso sul Daily Mail, su molti siti e giornali italiani è stata messa in primo piano la notizia secondo cui l’OMS starebbe per mettere al bando la carne rossa in quanto “sicuramente cancerogena” e farebbe venire i tumori. Ma quanto c’è di vero in questa notizia? E soprattutto, quanto questa notizia è stata manipolata? Ma andiamo con ordine.

Tutto ha inizio con un articolo apparso sul Daily Mail che, tuttavia, ancora non ha trovato riscontri ufficiali dall’OMS (e già questo dovrebbe farci riflettere). Basta andare sul sito OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ma anche su uno dei canali ufficiali di Twitter o Facebook per esempio, per rendersi conto che non vi è alcun annuncio in merito a questa notizia che sarebbe a dir poco choc visto che, di fatto, sembrerebbe ufficializzare che sì, “la carne rossa fa male davvero”.

La verità sulla notizia, però, è un altra. L’OMS, infatti, è vero che da tempo ha messo in guardia contro un consumo eccessivo di carne rossa, tuttavia non ha mai utilizzato toni allarmistici e non ha mai detto che è cancerogena. La carne rossa, soprattutto se cotta in maniera errata o bruciata, può favorire la comparsa di alcuni tipi di tumore, mangiarne troppa potrebbe far male (ma ancora nessuno studio l’ha confermato) al nostro organismo, ma da qui ad inserirla nell’elenco dei cibi ufficialmente cancerogeni ne passa.

Il Daily Mail, dopotutto, non ha utilizzato i toni allarmistici che sono stati invece utilizzati dai siti italiani. Basta dare un’occhiata al link per capire di cosa stiamo parlando. Si legge sul Daily Mail: “Bacon, burgers and sausages are a cancer risk, say world health chiefs: Processed meats added to list of substances most likely to cause disease alongside cigarettes and asbestos”

Questa frase è molto diversa dai titoli a grande lettere che si leggono in giro “La carne rossa è cancerogena”.

Tuttavia, come si legge sul sito BUTAC (da sempre attento a scovare le bufale online):

“Basta andare sul sito del WHO per leggere che l’articolo (per ora) si basa sul nulla:

Following random reports today Friday 23 October in the British press postulating on the outcome of the IARC evaluation on the carcinogenicity of red meat and processed meat, please note that there was NO breach of embargo, as no embargoed material was shared with any news outlet, in Britain or elsewhere. IARC/WHO will issue a news release with the detailed outcome of the evaluation on Monday 26, at noon, Paris time, to coincide with a news report in The Lancet Oncology.

Che riassunto in italiano:

A seguito di annunci sulla stampa britannica, che sostengono che ci sia stata una fuga d’informazioni sulla nuova lista di fattori cancerogeni dello IARC in merito a carne rossa e carni processate, rendiamo noto che non c’è stata nessuna fuga d’informazioni, visto che lo IARC e l’OMS non hanno fatto circolare alcun tipo di informazione in Gran Bretagna o altrove. I nuovi dati verrano presentati Lunedì 26 Ottobre a mezzogiorno.

Quindi il Daily Mail per ora non ha fatto nessuno scoop, e Libero ha copiato facendone un sunto, senza preoccuparsi di andare a vedere cosa dicesse l’OMS. La notizia pertanto per ora è solo “scoop giornalistico”, oltretutto l’entrare nella lista dello IARC non è una novità per alimenti che consumiamo regolarmente, a volte anche senza grandi rischi. […] Prima che arrivi il solito veg/ano/etariano a linkarmi questo o quello studio che dimostrano quanto sostenuto dall’OMS, NON HO DETTO CHE LA CARNE FACCIA BENE, ho solo specificato che Libero ha preso come fonte una testata fuffara e che l’OMS ha spiegato che chi ha pubblicato notizie si basa non su una fonte di loro provenienza”