approvato nuovo codice della strada: cosa cambia
Approvato in Consiglio dei Ministri il nuovo codice della strada: il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada sono due provvedimenti fortemente voluti dal vicepremier e ministro Matteo Salvini e prevedono una serie di novità dai limiti per i neopatentati al ritiro a vita della patente per chi guida in stato di ebbrezza. Il testo ora dovrà essere discusso e approvato dal Parlamento.
Il ddl esaminato oggi contiene molti dei suggerimenti e delle idee condivise in vari incontri con associazioni, enti, esperti e addetti ai lavori. Da ultimo ieri il ministro Salvini ha incontrato una ventina di digital creator e influencer per confrontarsi sui messaggi più efficaci per i giovani riguardo la sicurezza.
Si tratta di un progetto “ambizioso” che consta di più azioni: interviene su sanzioni, prevenzione e educazione stradale. Ma anche su ztl, autovelox e segnaletica.
I neopatentati non potranno mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal momento del conseguimento della patente. Ad oggi il limite è solo per il primo anno, quindi la nuova norma va ad estendere quella già esistente per altri due anni. In particolare, il limite di potenza è fissato a 55 kW/t, riferito alla tara. Per le auto elettriche o ibride plug-in, il limite è di 65 kW/t, compreso il peso della batteria.
Il disegno di legge prevede un rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con l’introduzione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici e l’obbligo, per gli stessi, di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero.
Sarà punibile, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, guidare avendo assunto droghe, e la positività al test rapido farà scattare immediatamente il ritiro della patente e successivamente anche il divieto di conseguire il titolo di guida per tre anni.
Sono previste, poi, nuove norme sui monopattini, con l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Quelli in sharing non potranno funzionare al di fuori delle aree consentite. Maggiori garanzie anche per i ciclisti, con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane che extraurbane, prevedendo – ove possibile – almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra.
Severe sanzioni per la sosta selvaggia, per la guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose.
Safety car in caso di incidente potranno rallentare il traffico e fruire da deterrente per ulteriori incidenti. Più controlli e segnaletiche ai passaggi a livello.
E infine, vengono introdotte nuove norme sulla disciplina delle zone a traffico limitato, che dovranno essere usate con il criterio del massimo buon senso, e maggiore chiarezza sugli autovelox: con successivo regolamento saranno uniformate le modalità di approvazione degli strumenti di rilevazione della velocità.
Nel corso del Consiglio dei ministri, aggiunge la nota del Mit, è stato inoltre esaminato e approvato il disegno di legge-delega per una riforma della disciplina sulla circolazione stradale, che riordina e razionalizza la materia anche nell’ottica dell’ammodernamento del testo normativo in vigore, che risale al 1992.
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