regali di Natale

Natale e regali: attenzione ai “tarocchi” sotto l’albero

3 Dicembre 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – Dai gioielli Made In Italy al settore agroalimentare, il rischio di incappare in un “tarocco” nella corsa al regalo di Natale è alto.

Giuseppe Peleggi, direttore dell’Agenzia delle Dogane, ha evidenziato come il sistema della contraffazione in Italia valga circa 7 miliardi di euro l’anno e di come questo sia un fenomeno trasversale, che ha visto la GdF sequestrare “nei primi 10 mesi nel 2012, 80 milioni di prodotti contraffatti contro i 105 milioni del 2011, cifra che verosimilmente supereremo visto che è nel periodo natalizio che si intensificano controlli e sequestri”.

È proprio durante le feste natalizie che la fantasia dei contraffattori dà libero sfogo alla propria creatività con conseguenze negative tanto sull’economia italiana quanto sulla salute.

È utile seguire alcuni consigli per evitare di incorrere in quelle che possono essere definite “truffe natalizie” e, soprattutto, per scongiurare il rischio di trovarsi dei bei tarocconi sotto l’albero o, ancor peggio, al cenone.

Se scegliamo di regalare un capo di abbigliamento, e l’idea è di acquistarne uno griffato, è bene rivolgersi ai negozi qualificati, altrimenti meglio fare acquisti nelle grandi catene che copiano le tendenze dell’alta moda, ma lo fanno nel solco della legalità e assicurando posti di lavoro, piuttosto che comprare sulle bancarelle. Il consiglio arriva da Laudomia Pucci, responsabile della Commissione lotta alla contraffazione della Camera Nazionale della Moda Italiana, che ricorda che “la stile e il lusso Made in Italy sono il petrolio del nostro Paese” e quindi vanno tutelati.

Anche quello orafo è un settore sotto attacco, fenomeno che colpisce “i grandi gruppi per il 30-40% dei loro volumi di affari, ma anche i piccoli artigiani”, spiega Stefano De Pascale, direttore di Federorafi. Difficile, in questo settore, distinguere alla prima occhiata un prodotto falso da un originale, ma a parte il valore dell’oggetto (dopo un breve utrilizzo, ad esempio, l’oro bianco del ‘tarocco’ perde la patina e si rivela rame) ci sono anche rischi per la salute visto che il tarocco “potrebbe non essere conforme alle direttive UE sul rilascio di nichel”.

La prima regola, in questi casi, è assicurarsi che sul prodotto siano presenti i marchi di legge (il codice alfanumerico di Stato che identifica il produttore e il marchio sul contenuto di oro); la seconda regola è di rivolgersi a un canale qualificato per gli acquisti e, infine, fare particolare attenzione agli acquisti su internet.