Malata di cancro rinuncia a cure pur di far nascere figlia, poi muore (video)

Malata di cancro rinuncia a cure pur di far nascere figlia, poi muore (video)

31 Marzo 2014 - di Claudia Montanari

NEW YORK – Disposta a sacrificare la propria vita pur di riuscire a diventare mamma e mettere al mondo la bambina che portava in grembo. Una donna di 36 anni malata di cancro ha scelto di portare avanti una gravidanza piuttosto che combattere la malattia, per poter far nascere la bimba. La donna è morta poche settimane dopo aver dato alla luce una bimba sanissima. E, per onorare il coraggio di Elizabeth Joice, il marito ha condiviso la storia di una donna disposta a tutto pur di diventare mamma anche se per pochissimo tempo.

Una drammatica storia ci viene raccontata dal New York Post. Liz -così veniva chiamata la donna- era forte ed indipendente. Agente immobiliare, Liz era fidanzata con Max da due anni quando, nel settembre del 2010, i medici le hanno riferito che avevano trovato alcune crescite sospette nei suoi polmoni. Una doccia fredda per Liz.

La risonanza magnetica diede un responso agghiacciante: Liz aveva un sarcoma. Liz si è sottoposta a quattro cicli di chemioterapia, un intervento chirurgico e di nuovo la chemio per assicurarsi che il tumore fosse stato sradicato. E sembrava avercela fatta.

Per tre anni non vi è più stata traccia della malattia e Liz desiderava con tutta se stessa avere un figlio nonostante i medici più volte le avevano sconsigliato di rimanere incinta per motivi di sicurezza sia del feto sia della sua vita.

La coppia, imperterrita, nel giugno 2013 si era trasferita a Roosevelt Island – un’isola nell’East River tra Manhattan e Queens – per preparare un nido dove far crescere una famiglia. Pochi giorni dopo, Liz aveva scoperto di essere rimasta incinta.

Max ha raccontato al Post:

“Sono assolutamente saltato dalla sedia. Ci avevano detto che era difficilissimo che questo sarebbe potuto accadere, invece stava accadendo”.

Purtroppo, solo un mese dopo, la terribile notizia: il tumore era tornato.

I medici le hanno prontamente rimosso la massa tumorale con un altro intervento chirurgico, ma poiché era incinta, Liz non poteva sottoporsi alla risonanza magnetica, così il suo oncologo non poteva vedere se il tumore stesse crescendo o meno. La data del parto era il 4 marzo, ma i medici non potevano aspettare così a lungo. Nel mese di gennaio, un chirurgo ha eseguito il taglio cesareo e Lily Anne Joice è venuta al mondo.

Purtroppo però il tumore di Liz ha iniziato a peggiorare e in pochissimo tempo ha invaso polmoni e addome. Max ha raccontato:

Ci siamo salutati. È stato come in un film. Ci siamo seduti lì e abbiamo pianto insieme. Liz è tornata a casa cinque giorni dopo che Lily è nata. Quella notte a casa è stata tutto quello che desideravamo”

Liz ha combattuto per sei lunghe settimane contro il cancro. Si è aggrappata alla vita con le unghie e con i denti:

“Con così tanto per cui vivere, ha combattuto molto più di quanto i medici avessero mai visto qualcuno lottare, superando le probabilità di passare anche solo un altro giorno con Lily e me. E un altro. Poi un altro. Ma la sua lotta non poteva durare per sempre, e lo sapevamo. Liz aveva dato tutto quello che aveva, ma non poteva più combattere”

Elisabeth è morta il 9 marzo.

“Ha avuto tanta energia positiva, desiderava essere la migliore versione di se stessa. Era intollerante all’autocommiserazione. Liz ha trasmesso la sua magia per la vita a Lily, è lei che adesso mi dà la forza di combattere”