Chrisitan Louboutin torna in aula contro YSL per rivendicare l’uso della suola rossa

26 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari

Abbiamo già accennato più volte della causa che coinvolge il creatore di scarpe Christian Louboutin per rivendicare il suo diritto esclusivo ad utilizzare il colore rosso per la suola delle scarpe.

Ed ecco che, il 24 gennaio il calzaturiere francese è tornato in aula a New York per l’udienza di appello della causa intentata l’estate scorsa contro Yves-Saint Laurent, colpevole di aver copiato la brillante idea per 11 modelli presentati nella collezione “Cruise 2011”.

“Louboutin ha creato uno dei marchi iconici del ventunesimo secolo – ha dichiarato l’avvocato Harley Lewin dello stilista davanti a tre giudici -. Ha trasformato un oggetto per camminare in una cosa bella”.

Il creatore dei costosissimi decolleté, dall’inconfondibile suola rossa, venerati dalle dive di Hollywood, come Halle Berry e Sarah Jessica Parker, aveva infatti rivendicato il diritto di brevetto proprio sul colore della suola, definito “Rosso Cina”, ma la sentenza del giudice federale Victor Marrero, aveva stabilito che non può essere depositato alcun copyright sui colori.

“La richesta di Louboutin getterebbe una nube rossa su tutta il settore dell’industria, bloccando l’attività degli altri calzaturieri, mentre lui usa tutta la tavolozza”, si leggeva nella motivazione della sentenza di agosto.

Nel 2008 un altro giudice aveva dato ragione allo stilista, concedendogli i diritti sulla suola rossa, ma Marrero aveva stabilito l’invalidità della decisione precedente, spiegando che una “limitazione sull’uso dei colori non può essere applicata nel settore della moda, basato sulla creatività”