Limitare la pubblicazione di foto dei figli, la proposta di legge francese

Limitare la pubblicazione di foto dei propri figli, la proposta di legge francese

11 Marzo 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Limitare la pubblicazione di foto dei propri figli. Questo l’obiettivo di una proposta di legge francese, di cui è promotore il macronista Bruno Studer. Professione ex insegnante, il deputato racconta di essere stato testimone di casi di bullismo, che hanno avuto origine proprio da foto postate on line dai genitori dei ragazzi coinvolti. L’obiettivo della legge è quello di sensibilizzazione i genitori sul tema del diritto alla vita privata dei figli, arrivando, se necessario a privare i primi del diritto all’immagine dei secondi. La protezione della vita privata dovrebbe essere uno dei compiti dei genitori. Se questo non accade, i minori potrebbero essere soggetti alle scelte arbitrarie dei proprio genitori.

Sharenting, un pericolo per i più piccoli?

In questo ambito si fa spesso riferimento al tema dello sharenting, che indica l’unione di share, condividere, e parenting, genitorialità. Si riferisce all’abitudine ormai diffusissima di condividere e pubblicare via social immagini e foto dei propri figli. La parola è entrata a giungo 2022 nell’Oxford English Dictionary, l’enciclopedia della lingua inglese. E’ ormai costume per molti genitori condividere la vita privata e l’intimità della famiglia, raccontando e mostrando ciò che accade quotidianamente tra le mura domestiche. Per molti è diventato un business, ma se la legge dovesse seguire il suo iter ,questo rappresenterebbe un problema. La priorità dovrebbe essere sempre quella della tutela dell’immagine dei più piccoli, questo è un obiettivo inalienabile, spesso troppo violato.

“I primi due articoli stabiliscono che la protezione della vita privata è uno dei compiti dei genitori, che devono associare il figlio alle scelte che lo riguardano”, ha spiegato Studer. “Il messaggio per i genitori è che il loro compito sia anche quello di proteggere la privacy dei figli. In una società sempre più digitalizzata, il rispetto della privacy dei minori è ormai imprescindibile per la loro sicurezza, il loro benessere e il loro sviluppo”, ha aggiunto Studer.