Jihad, ragazza inglese: "Voglio essere la prima a decapitare un occidentale"

Jihad, ragazza inglese: “Voglio essere la prima a decapitare un occidentale”

25 Agosto 2014 - di Silvia_Di_Pasquale

LONDRA – Vuole essere la prima donna protagonista dell’esecuzione di un “infedele” occidentale. Eppure occidentale lo è anche lei, perché nata a Lewisham, nel sud di Londra. Oggi inneggia su Twitter all’uccisione di James Foley, il giornalista statunitense decapitato dallo Stato Islamico.

Muhajirah fi Sham (che significa “immigrata in Siria”) precedentememte si chiamava Khadijah Dare. Prima di andare in Siria per raggiungere il marito votato alla jihad (e di origini turche e cittadinanza svedese) viveva nella capitale britannica. Non è stata musulmana fino ai 18 anni, Khadijah, anno in cui cominciò a frequentare il Lewisham Islamic Center, scrive il Daily Mail.

L’immagine del profilo dalla jihadista è piuttosto sconcertante: appare suo figlio piccolo che imbraccia un fucile AK47. Il piccolo è nato dal matrimonio con il marito Abu Baks, conosciuto in Svezia. La donna non sembra avere pietà nei confronti  del minore, costretto a vivere una realtà totalmente differente dispetto a quella dei suoi coetanei nel Paese britannico.

Ciò non stupisce: entrambi i genitori sono fondamentalisti islamici, che hanno deciso di seguire la nuova jihad, servendosi anche dell’arma più usata dalle nuove generazioni di tutto il mondo orientale: i social network. Dalle moschee al web, la caccia al proselitismo dei nuovi crociati è infatti aperta.