LINFEN (CINA) – Zhang Huiyin, la donna accusata di aver cavato gli occhi al suo nipotino di 6 anni, si è suicidata. Il suo corpo è stato trovato in un pozzo a Linfen, città della Cina meridionale mentre le indagini sul movente dell’uccisione stanno dando un quadro più chiaro sul movente dell’attacco.
Stando alle ricostruzioni dei media cinesi, la donna non avrebbe cavato gli occhi del piccolo per poi venderli. Bensì si sarebbe vendicata sul piccolo Guo Bin per via di rapporti più o meno tesi tra lei e la famiglia del bambino. Inizialmente si era diffuso il sospetto che l’attacco fosse stato motivato dalla pratica illecita di traffico di organi in Cina. Ma gli occhi del bambino sono stati trovati vicino al corpo facendo subito cadere la pista.
Zhang si è tolta la vita il 30 agosto facendo subito cadere i sospetti su di lei ma il padre di Guo in un’intervista ha negato che ci fossero problemi tra le due famiglie. I dubbi sono spariti quando i test del DNA hanno confermato che tracce del sangue di Guo Bin sono state trovate sui vestiti di Zhang.
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