GB, sì ai bimbi concepiti "da 3 genitori": ok dal Parlamento

GB, sì ai bimbi concepiti “da 3 genitori”: ok dal Parlamento

4 Febbraio 2015 - di Claudia Montanari

LONDRA – GB, dal 2015 sì ai bimbi “con 3 genitori”: ok dal Parlamento. La Gran Bretagna è il primo paese al mondo a dare il via libera ai “bambini con tre genitori” dopo che il Parlamento ha approvato la donazione mitocondriale, provvedimento voluto anche dal premier conservatore David Cameron, che prevede la fecondazione in vitro utilizzando anche il Dna di una terza donna sana, oltre a quello della madre naturale e del padre. In sostanza, bambini concepiti con il Dna di tre persone potrebbero già nascere a partire dal prossimo anno. In cosa consiste questa tecnica? Creare un embrione con il materiale genetico di una coppia, sostituendo però i mitocondri che presentano dei difetti con quelli sani di una terza donatrice. La procedura mura ad impedire che malattie genetiche gravissime si trasmettano da madre a figlio.
Si tratta di un voto storico alla Camera dei Comuni che farà sicuramente discutere. La procedura è infatti ancora molto dibattuta dal punta di vista scientifico ma soprattutto etico. Una parte dell’opinione pubblica si è dimostrata infatti ancora scettica: la paura è probabilmente quella di incorrere in degenerazioni come quelle di “designed babies”, ovvero bambini creati su misura in base a desideri o capricci dei genitori. Per quanto riguarda invece il lato scientifico, le percentuali di fallimento sono ancora molto alte.
Criticato o no, ieri la nuova legge è stata approvata alla Camera dei Comuni a grande maggioranza con 382 voti a favore provenienti da tutti i partiti e solo 128 contrari. Perché diventi operativo, il provvedimento dovrà passare entro qualche mese anche alla Camera dei Lord: in tal caso, probabilmente a partire dall’anno prossimo, nel Regno Unito potrebbe nascere il primo bambino con tre genitori. Chi sostiene la legge è convinto che questo progresso scientifico possa consentire di evitare malattie, e che inoltre non attenta a quella che è l’unicità dell’individuo. L’opposizione della Chiesa Cattolica a queste procedure è invece nota e questa volta ad affiancarla vi è stata anche la Chiesa d’Inghilterra che sottolinea le profonde conseguenze etiche, sociali e legali della creazione di un embrione umano con il Dna di tre persone.
Tuttavia, la nuova procedura potrebbe aiutare donne come Sharon Bernardi, che ha perso sette figli a causa di una malattia genetica, nota come Sindrome di Leigh, che colpisce il sistema nervoso. «Ogni volta che restavo incinta pregavo che le cose andassero diversamente», ha raccontato la donna, la cui storia ha commosso il Paese. Un difetto nel Dna contenuto nelle centraline energetiche delle cellule, i mitocondri, può comportare gravi disturbi cardiaci e neurologici, cecità, distrofia muscolare. Circa 150 coppie britanniche l’anno potrebbero utilizzare la nuova procedura.

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