Femminicidio: nasce progetto Polizia contro violenza donne

Femminicidio: solo in Italia uccisa una donna ogni due giorni, è allarme

8 Ottobre 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – Quello della ragazza trentenne uccisa a Padova il 7 Ottobre è purtroppo solo l’ultimo caso di femminicidio avvenuto in un solo anno in Italia, e i numero di Telefono rosa sono allarmanti: 98 donne uccise nell’ultimo anno solo nel nostro paese , dati che mostrano un’escalation di violenza inarrestabile, considerando che solo a Maggio il numero di donne uccise per lo più per mano di partner, mariti o padri possessivi era di 55.

Alessandra Mussolini dichiara: “Servono condanne esemplari. Le leggi ci sono ma se questi casi non solo non diminuiscono ma addirittura sono in costante aumento vuol dire che va fatto di più, significa che il sistema non funziona”.”Il femminicidio – ricorda – è un omicidio di genere, commesso per scelta. E le donne spesso non denunciano o per problemi economici o per paura di non essere tutelate, nonostante le leggi ci siano, quando i loro aggressori tornano a piede libero. Temono vendette e hanno paura”. Per Mussolini, “il problema è l’assenza di condanne esemplari: tra attenuanti e patteggiamenti, questi assassini spesso si ritrovano ai domiciliari dopo appena qualche mese”.”Per questo – spiega – avevo pensato a una norma per eliminare patteggiamento e rito abbreviato per i reati commessi su donne e bambini. Tuttavia, si tratterebbe di una misura inconstituzionale. Io credo però – aggiunge – che sarebbe giusto pensare a una norma transitoria, quanto meno per contrastare attivamente il fenomeno. Ci ritroviamo troppo spesso davanti a condanne lievi, quasi come si trattasse di vicende di colore. E’ un approccio superficiale, mentre le donne hanno paura”.

Gina Lollobrigida dice: “È orrendo, orrendo”, sottolineando che “negli ultimi anni la figura femminile è tornata a subire mercificazione e mortificazione. La condizione delle donne dovrebbe fare ancora tanti passi avanti e invece subisce dei passi indietro. Rimpiango gli anni ’70, allora era diverso”. “Erano anni migliori, anni in cui le cose cambiavano in meglio, tempi diversi da quelli di oggi che sono veramente brutti, molto brutti per le donne”, aggiunge la Lollobrigida che raccomanda infine alle donne di “perseverare, non rinchiudersi, non avere paura”, perché “devono lavorare, vivere, non devono e non si possono nascondere”.