Ex compagno abusa di lei: donna lo droga, lo evira e lo prende a martellate

Ex compagno abusa di lei: donna lo droga, lo evira e lo prende a martellate

13 Marzo 2014 - di Claudia Montanari

HONG KONG – Drogato, evirato e preso a martellate. Yeung Ki, una donna di 41 anni che vive a Hong Kong, ha ammesso di aver ucciso l’amante Zhou dopo che lui l’avrebbe costretta ad un rapporto sessuale non consenziente. La donna ha raccontato di aver preparato all’uomo una zuppa piena di sonniferi e quando l’uomo è crollato gli ha tagliato il pene con le forbici.

Come riportato dal sito South China Morning Post, nel corso di un interrogatorio mostrato in tribunale nei giorni scorsi si sente Yeung dire agli agenti che l’amante aveva picchiato prima lei e poi la figlia, che all’epoca aveva 4 anni, perché la donna si era rifiutata di concedergli un prestito, l’ennesimo, per comprare una macchina. Dopo, l’uomo avrebbe spogliato la donna e l’avrebbe costretta ad avere un rapporto sessuale. Per questo motivo la donna l’ha ucciso, dichiarando di essere stata provocata e di soffrire di depressione.

Dopo aver assassinato l’uomo, Yeung ha avvolto il corpo in un lenzuolo e coperto con un materasso.

Il giorno dopo però la donna si è recata con la figlia dagli assistenti sociali dove, sconvolta e disperata, ha confessato il brutale assassinio:

“L’ho evirato. Penso che sia stato un gesto crudele. Non volevo farlo”.

Sempre durate l’interrogatorio la donna ha raccontato che da quando i due hanno iniziato la loro relazione, nel 2006, lei ha prestato all’uomo una somma totale di circa 14.500 euro che lui non le ha mai restituito. Dopo l’ultimo prestito, nel 2007, la donna non aveva più avuto contatti con Zhou.

La donna però si è accorta di essere rimasta incinta ed ha così rintracciato l’uomo, scoprendo che era già sposato. Zhou voleva che abortisse ma lei si era rifiutata. Avevano dunque smesso di sentirsi fino al 2012, quando l’uomo l’aveva richiamata dicendole che sentiva la sua mancanza e cominciarono così a rivedersi.

Il giorno dell’uccisione, il 24 Dicembre 2012, Zhou era andato a trovare Yeung e le chiese un prestito di 18mila euro per comprarsi la macchina, minacciandola di diffondere una sua fotografia nuda se lei non le avesse concesso il prestito. Al rifiuto della donna, l’uomo avrebbe picchiato lei e la bambina. La bimba sarebbe poi stata chiusa in balcone mentre l’uomo abusava di Yeung.

Così la donna ha deciso di drogarlo con una zuppa piena di sonniferi e, quando lui si è addormentato, ha preso le forbici per evirarlo. Svegliato dal dolore, Zhou ha iniziato a picchiarla e quando Yeung si è trovata a poca distanza da un martello lo ha afferrato colpendolo in faccia. L’uomo è caduto sulle ginocchia ed è stato a quel punto che la donna ha infierito su di lui colpendolo più e più volte alla testa.

Il processo è tutt’ora in corso , davanti al Giudice Peter Line. 

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