Crisi climatica e matrimoni infantili: duplice rischio per le bambine del futuro
Viviamo in un’epoca in cui l’infanzia dovrebbe essere la fase più spensierata della vita, ma per milioni di bambine in Africa e in Paesi come il Bangladesh, questa realtà è negata. Il matrimonio infantile è in aumento, e l’aggravarsi della crisi climatica sta peggiorando ulteriormente la situazione.
Ogni anno, circa 12 milioni di ragazzine in tutto il mondo vengono costrette a un matrimonio precoce. Al posto di giochi, studio e scoperte con coetanei, queste giovani vite sono segnate da unioni forzate con uomini molto più grandi. La violenza sessuale diventa una triste realtà, e gravidanze a soli 13 anni diventano una tragica conseguenza. Nonostante la portata drammatica del fenomeno, il matrimonio infantile resta spesso un argomento trascurato.
Il recente rapporto “Girls at the centre of the storm: Her planet, her future, her solutions” della Onlus Save the Children evidenzia un allarme ancora più grande. Al momento, 29,9 milioni di adolescenti vivono nei 10 Paesi con il più alto numero di matrimoni infantili. Con il persistere della crisi climatica e della povertà, questa cifra è destinata a crescere del 33%, raggiungendo quasi i 40 milioni entro il 2050.
Le bambine, principalmente nell’Africa sub-sahariana, affrontano una doppia minaccia. Oltre ai matrimoni precoci, sono esposte a fenomeni meteorologici estremi che provocano crisi alimentari sempre più frequenti. Paesi come la Repubblica Centrafricana, Ciad, Guinea, Burkina Faso, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Sudan del Sud e Bangladesh sono tra i più colpiti. Siccità, carestie, cicloni e alluvioni distruggono abitazioni precarie e amplificano la vulnerabilità delle bambine.
Il rapporto presenta storie toccanti, come quella di Kpemeh, una giovane della Sierra Leone. Con l’età di 12 anni, un uomo chiese di sposarla, e i genitori, colpiti dalla crisi climatica, accettarono per motivi economici. Grazie al sostegno di Save the Children, Kpemeh rifiutò il matrimonio e ora è una voce forte a favore del diritto delle ragazze a ricevere un’istruzione.
Inger Ashing, CEO di Save the Children International, sottolinea come la crisi climatica stia mettendo a rischio i diritti delle bambine. La violenza sessuale, la fame, e la mancanza di servizi sicuri dopo eventi climatici sono minacce reali. Tuttavia, i piani climatici nazionali nel mondo menzionano le bambine in meno del 2% dei casi.
Il rapporto di Save the Children rivela una connessione inquietante tra crisi climatica e matrimoni infantili, sottolineando l’urgenza di azioni globali per proteggere il futuro delle bambine. La crisi climatica non è solo ambientale ma rappresenta un’emergenza per i diritti umani, in particolare per le bambine che meritano di vivere un’infanzia senza violenze e discriminazioni.
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