Covid-19 e mamme lavoratrici, l’anno nero: tra salute mentale e abbandono del posto

13 Maggio 2021 - di Silvia_Di_Pasquale

Il Covid-19 ha reso la vita delle mamme lavoratrici se non un inferno, qualcosa di simile.

Lavoro fuori casa e lavoro domestico si sono sommati, caricando le lavoratrici di problemi precedentemente delegati ad altre istituzioni come la scuola.

Le madri hanno mostrato tutta la loro resilienza, ma la prima a risentirne è stata la loro salute mentale, oltre che fisica.

Donne valutano la possibilità di cambiare lavoro o abbandonarlo.

Il rapporto 2020 Women in the Workplace di McKinsey, condotto con LeanIn.Org, ha rivelato una statistica sorprendente.

Una donna lavoratrice su quattro in Nord America ha affermato che stava valutando la possibilità di cambiare carriera o di abbandonare completamente la forza lavoro.

Le madri hanno avuto un “doppio turno” di responsabilità domestiche, problemi di salute mentale, un’esperienza di lavoro a distanza più difficile e preoccupazioni per il futuro.

I tassi di disoccupazione sono in aumento, in particolare tra le madri di colore e le madri single.

Gli oneri aggiuntivi sul lavoro e a casa dall’inizio della crisi del Covid-19 hanno spinto circa il 33% delle madri lavoratrici a considerare di cambiare carriera o di lasciare del tutto il lavoro.

Covid-19. A livello globale l’impatto sulle donne è stato sorprendente.

Un sondaggio della Kaiser Family Foundation nel 2020 ha rilevato che il 45% degli americani ritiene che la crisi del COVID-19 stia danneggiando la propria salute mentale.

L’indagine ha mostrato che sia nei paesi avanzati che in quelli in via di sviluppo, le madri (al 75%) hanno maggiori probabilità dei padri (69%) di essere alle prese con problemi di salute mentale.

Le madri che lavorano a distanza hanno mostrato livelli di benessere molto inferiori rispetto ai padri che lavorano a distanza.

Quasi un quarto delle madri ha dichiarato di essere preoccupato che le proprie prestazioni lavorative venissero giudicate negativamente a causa delle loro responsabilità di assistenza, rispetto all’11% dei padri.

Negli Stati Uniti, le perdite di posti di lavoro legate alla pandemia hanno colpito in modo sproporzionato minoranze, donne e altri lavoratori vulnerabili. 

 

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