Un Codice Rosa in pronto soccorso per le donne vittime di violenza

Un Codice Rosa in pronto soccorso per le donne vittime di violenza

24 Novembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Le donne vittime di violenza che si recano in pronto soccorso possono contare su uno strumento di tutela, nato dall’idea di una dottoressa toscana e da cinque anni istituito in tutta Italia. Parliamo del Codice Rosa, uno specifico percorso di accesso al Pronto Soccorso che ha fatto la sua prima comparsa nel 2010 nell’ex Azienda USL 9 di Grosseto. L’idea di una corsia protetta per le vittime di violenza è venuta alla dottoressa Vittoria Doretti, Responsabile della Rete Regionale Codice Rosa della Toscana e Componente Esperta del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sul fenomeno della violenza sulle donne presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Il Codice rosa è nato da un atto di grande coraggio ma anche di grande umiltà – afferma Doretti – tutto è partito dalla constatazione che, in una piccola provincia come quella di Grosseto, in un anno avessimo due casi di violenza sulle donne in Pronto soccorso ma la Procura aveva, per lo stesso territorio, sessanta fascicoli, oltre al fatto che guardando agli accessi nei centri antiviolenza della zona, si registravano duecento accessi, sempre nello stesso periodo di tempo. Evidentemente mancava un raccordo”.

“È lì che va fatta formazione affinché si sviluppi una sensibilità nelle infermiere e negli infermieri – aggiunge Doretti – poiché anche se il Pronto soccorso non è il posto migliore per affrontare questo tema, prima o poi una donna vittima di violenza è da lì che passa ed è lì che va aiutata”. Identificare un caso passa “dalla sensibilità di chi accoglie che da una frase sintomatica, magari sussurrata, di una paziente intuisce la violenza e anche se c’è un dubbio – sottolinea Doretti – la donna va accolta comunque nel Pronto soccorso con il Codice rosa, in un luogo adeguato, il che le consente di avere una visita velocemente, entro 20 minuti al massimo, anche se le sue lesioni, per gravità, non sono quelle di un codice rosso”. FONTE ANSA.