calzolaio eternal shoes

Chi vuol essere artigiano: la crisi riscopre i calzolai che riparano scarpe di lusso

4 Ottobre 2012 - di Claudia Montanari

ROMA –  Chiedetelo ai vostri nonni, un tempo quello dell’artigiano era un mestiere ambito e rispettato. Negli ultimi anni invece, soprattutto per merito (o a causa) dello sviluppo economico, trovare un artigiano era cosa rara.

Ma in tempo di crisi, si sa, ogni buco è trincea così si stanno riscoprendo i vecchi mestieri, dimenticati da tempo. E, in fondo, una scarpa riparata (soprattutto se è di lusso) è un acquisto (caro) risparmiato. Così, con un piede (per rimanere in tema) nel passato e uno nel futuro, nasce “Eternal Shoes”, sito online in cui, via internet, ognuno può far riparare le proprie scarpe pregiate senza doverle buttare e poterle, così, recuperare.

Questa pratica, già molto diffusa a New York, è stata portata in Italia da Manuel Martinelli: “Il mio obiettivo era conciliare due eccellenze, ovvero l’artigianalità con il web nel paese della calzatura. Ma soprattutto andare incontro alla carenza di una rete specializzata nella riparazione. Chi produce calzature di lusso ha come core business disegnare e vendere linee. La nostra filosofia è quella di non contrapporsi all’industria, ma mantenere e ridare splendore a scarpe usate. E a volte assicurare la manutenzione significa renderle più belle” spiega l’imprenditore alla rivista “Italia Oggi”.

Poi, internet fa tutto da solo: basta collegarsi al sito di Eterna Shoes, selezionare il pacchetto richiesto o chiedere un preventivo, e prenotare il ritiro. Nel budget è presente anche il costo delle spese di spedizione.

“Offriamo un servizio di altissima qualità dalla scrivania del proprio ufficio e ci occupiamo di ritirare la merce nei tempi prefissati” spiega Martinelli specificando che le riparazioni richieste sono le più svariate dalla semplice lucidatura o pulizia a operazioni più radicali arrivando anche alla risuolature di scarpe sportive come quelle da golf alla riparazione degli stivali da equitazione.

E, mentre Martinelli pensa al suo obiettivo, ovvero quello di arrivare ad un fatturato di almeno mezzo molione di euro entro il 2013, punta già ad un altro business: la riparazione delle borse.