"Anti-Selfie movement": quelli che dicono no all'autoscatto

“Anti-Selfie movement”: quelli che dicono no all’autoscatto (VIDEO)

15 Ottobre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – “Anti-Selfie movement“: quelli che dicono no all’autoscatto. Sono sempre di più nel mondo e ora si stanno anche organizzando per fare in modo che la mania di scattarsi foto da soli per poi postarle sui social network inizi ad avere le ore contate.

In America i dj/producer The Chainsmokers hanno prodotto un video che ironizza sulle ragazze selfie-dipendenti. Ci sarebbe poi una specie di sigla del movimento, cantata da Devin “DLP” Parker & Black Lab production, che tenta di lanciare un messaggio per un radicale cambiamento nei confronti dell’abuso di autoscatti. “Basta con i Selfies. Smettila di esporti. Mantieni un po’ di mistero”, recita il testo.

Su Instagram è nata un’apposita pagina, #Antiselfie e su Twitter un account (@anti_selfie), che ne mostra i peggiori esempi. Ci sono poi Vip che si oppongono fermamente alla mania dell’autoscatto selvaggio. Prima fra tutte Kirsten Dunst, che ha girato un corto dal titolo “Aspirational“, in cui l’attrice viene fermata per strada da alcune fan che vogliono fare un selfie con lei, senza realmente essere interessate alla sua persona, ma solo per il gusto di apparire sui social al fianco di una persona famosa.

In rete circola anche il video “Save your selfie” di Alessio Favagirato. Il suo obiettivo è quello di mettere in luce il disagio di questa dipendenza, che non colpisce solo i giovanissimi, ma anche gli adulti, incapaci di comprendere i rischi dell’eccessiva esposizione sui social network, dove maniaci e gli amici virtuali particolarmente perversi sono sempre dietro l’angolo.

 

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