Air, a 7 anni schiava e a 13 risarcita. Ma quanto vale la sofferenza?

Air, a 7 anni schiava e a 13 risarcita. Ma quanto vale la sofferenza?

4 Luglio 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – 143 mila dollari, ecco quanto vale la sofferenza. Si chiama Air e ora ha 13 anni. Così piccola e già con una storia di ingiustizie e paura. A 7 anni Air è stata rapita, venduta e resa schiava. 5 lunghi anni di terrore ed agonia. Ora che è libera, il tribunale le ha riconosciuto un risarcimento di 143 mila dollari.

 LA STORIA – Quando Air era piccolina, i suoi genitori -birmani di etnia Karen- sono emigrati in Thailandia per cercare lavoro. Quando Air è sparita i genitori, migranti clandestini, non hanno potuto -e non hanno voluto- denunciare la scomparsa della figlia.

Dopo essere stata rapita Air è stata venduta ad una coppia, i suoi aguzzini. L’hanno resa schiava. La facevano dormire nella cuccia del cane perché uno schiavo non aveva diritto ad un letto decente. Veniva immersa nell’acqua bollente per punizione, picchiata, vessata. E’ scappata, ma la polizia l’ha riportata dai suoi aguzzini, che le hanno tagliato un pezzo d’orecchio. Durante gli anni è stata torturata. Adesso ha la pelle così deturpata che nessun chirurgo plastico potrà mai far tornare come prima. Ha difficoltà anche a muovere parte del corpo.

Come scrive Carlo Baroni sul Corriere della Sera, ora la coppia che torturava Air è stata identificata:

Ma c’è un muro di omertà, pregiudizio, fastidio da abbattere. La coppia che torturava Air è stata identificata. Ha nomi e cognomi. Lui si chiama Nathee Taengorn, 36 anni. Lei Rattanakorn Piyavoratharm, 34 anni. Sono stati rilasciati su cauzione, nonostante le pesantissime accuse. Qualcuno parla di «pressioni» dall’alto. Il procuratore thailandese non ha ancora aperto contro di loro un procedimento penale. Intanto i due sono fuggiti. Ma gli avvocati della Human Rights and Development Foundation, che hanno preso stanno studiando strategie per aggredire almeno parte dei beni dei due aguzzini per risarcire la vittima. «Non è tanto, non solo per i soldi che aiuteranno Air a crearsi un futuro – spiega Preeda Tongchumnum, assistente del segretario generale della Fondazione per i Diritti Umani – quanto per il precedente. Fungerà da deterrente in futuro per chi si macchierà di colpe simili»”

Purtroppo la storia di Air, così drammatica, così dura, non è un caso isolato. Come si legge sul Corriere della Sera, la Thailandia è considerata tra i peggiori Paesi per quanto riguarda il traffico di esseri umani.

Ora che Air è libera, un tribunale le ha riconosciuto un risarcimento di 143 mila dollari. Tanto valgono 5 anni di sofferenze e vessazioni. Ora, fortunatamente, Air però non è più sola: Human Rights and Development Foundation si sta prendendo cura di lei, rendendo pubblico il suo caso, vuole farle ottenere più soldi possibile dai suoi carcerieri.

Tuttavia, nulla potrà risarcire davvero la piccola Air. Nessuno potrà mai far tornare indietro il tempo e cancellare 5 anni di sofferenze.