vacanze in agriturismo

Vacanze? Si, ma in agriturismo contro la crisi

27 Aprile 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – Da un’analisi congiunta del Centro studi del Touring Club italiano e Agriturismo.it è risultato che, alla vigilia del ponte primaverile del primo maggio, nonostante un inizio di anno negativo (-20% rispetto al 2011), la domanda di vacanze in agriturismo sul web è cresciuta, tornando agli stessi livelli dello scorso anno. Dai dati risulta che il numero di aziende agrituristiche in Italia è raddoppiato passando da 9.718 del 1998 a 19.019 nel 2010 con un incremento del 90% (dato Istat).

Gli agriturismi, rispetto alle strutture extralberghiere che compongono la variegata offerta del territorio italiano, pesano per il 14,3% del totale preceduto solo dagli alloggi in affitto e dai bed&breakfast (rispettivamente il 61,2% e il 18,8% delle oltre 116mila strutture complementari totali). Concentrando l’attenzione sui dati relativi alle presenze registrate nelle strutture agrituristiche nel 2010 risulta che il 51% proviene dall’estero, dato ben al di sopra di quello medio nazionale, con una maggioranza di turisti provenienti dalla Germania (42,7% delle presenze) Olanda, Francia e Belgio.

Il numero di italiani che scelgono gli agriturismi, invece, è stabile con una maggior concentrazione di turisti che scelgono questo tipo di offerta in Lombardia (20,8% delle presenze totali italiane), Lazio (13,4%) e Veneto (11,9%). È interessante segnalare che rispetto al 2000 il numero di presenze italiane negli agriturismi nel 2010 è passato da 1,9mln a 4,7mln. “L’offerta delle aziende agrituristiche – spiega Massimiliano Vavassori, direttore del Centro studi del Touring Club Italiano – non si limita all’alloggio in una casa contadina. Il turista, infatti, cerca anche offerte di ristorazione e altre attività, come ad esempio trekking, escursioni a cavallo e laboratori di cucina, per consentire un contatto più diretto con la natura e la cultura del luogo. Per questo l’offerta deve rispondere, sempre più, alla domanda di elementi quali l’accoglienza familiare, un’esperienza a contatto con la natura e con la vita di campagna, una cucina sana e cibi provenienti da filiere corte e la conoscenza delle tradizioni del territorio”.

Novità di questa primavera è, inoltre, la diversa distribuzione delle ricerche di informazioni via web: oltre all’anticipo del picco di traffico relativo alla Pasqua, nel 2012 le ricerche crescono anche in corrispondenza della combinazione 25 aprile – 1 maggio, penalizzata dal calendario negli anni precedenti. Un dato interessante si ricava dal numero medio di aziende che i turisti valutano prima di prenotare: in un anno è cresciuto del 7%. Sembra quindi che ci sia una maggiore attenzione nella scelta della destinazione per le proprie vacanze. Secondo i dati di Agriturismo.it, la guida all’agriturismo di qualità in Italia, la crisi economica si fa sentire e incide sul turismo ma sull’agriturismo pesa in maniera minore.

“L’agriturismo registra volumi di ricerca positivi, in linea con l’anno scorso – spiega Fabrizio Begossi, Product Manager di Agriturismo.it – Chi sceglie la vacanza in agriturismo, infatti predilige soggiorni brevi, distribuiti durante l’anno e resta in Italia. La crisi sta spingendo anche gli altri turisti italiani a scegliere proprio questo tipo di vacanza”. Gli imminenti ponti primaverili dunque sono l’occasione ideale per i turisti che amano andare in vacanza in agriturismo. In base ai dati di Agriturismo.it il 15% di chi partirà in vista dei ponti soggiornerà in un agriturismo; con una preferenza per il 1 maggio e il 2 giugno, a discapito dell’appena trascorso 25 aprile.