30 anni e in crisi: come affrontare lo stress professionale e non solo

30 anni e in crisi: come affrontare lo stress professionale e non solo

28 Febbraio 2018 - di Claudia Montanari

ROMA – 30 anni e in crisi: come affrontare lo stress professionale e non solo. Non solo “crisi della mezza età”: secondo una nuova ricerca condotta da LinkedIn, in questi anni si sta facendo largo un nuovo stato di crisi che colpisce i lavoratori che hanno tra i 20 e i 30 anni di età. Quasi otto giovani professionisti su dieci (78%), infatti, hanno dichiarato di essere stati colpiti dalla cosiddetta “crisi del quarto di vita”, che li ha costretti a rivedere il loro percorso professionale e le loro scelte personali anche in maniera radicale in alcuni casi.

Lo studio su 2.000 persone in un’età compresa tra i 25 e i 33 anni realizzato per il lancio del nuovo strumento LinkedIn chiamato Career Advice, ha evidenziato che la maggior parte degli under 30 del Belpaese è colpita da questa crisi intorno ai 28 anni (33%) e l’ansia maggiore a cui devono fare fronte in quel periodo è data dal non riuscire a trovare un lavoro che li appassioni davvero(43%), seguita dal non avere uno stile di vita che li soddisfi (41%) e dal non essere in grado di comprare una casa di proprietà (33%). Questi fattori sembrano provocare più stress nei giovani professionisti italiani rispetto al rimanere disoccupati (29%) e al trovare un partner (31%), dimostrando un sostanziale cambiamento nelle priorità di questa generazione. Marcello Albergoni, Head of Italy di LinkdedIn ha commentato:

“Il fenomeno della crisi del quarto di vita come sottolineato anche dalla ricerca, è sempre più presente tra I giovani professionisti italiani. Sappiamo che essere tra i 20 e i 30 anni nella società moderna può essere estremamente complesso con l’aggiunta delle pressioni che arrivano da fattori come la distorsione della realtà creata dai social media, il riuscire ad avere una casa propria e il trovare il proprio lavoro dei sogni. Senza sorprese, quindi, notiamo come poco più dei tre quarti di coloro che hanno questa età sembrano ancora in forte difficoltà e sono costantemente alla ricerca di un consiglio”.

L’analisi ha sottolineato, infatti, che nel nostro Paese il 77% dei giovani lavoratori si sente costantemente sotto pressione. Questo inevitabilmente aumenta le loro ansie e in particolare vediamo come le donne si sentano più insicure riguardo a cosa fare per la propria carriera in futuro (49%) rispetto agli uomini (36%). Il 28% di coloro che hanno risposto pensa di aver passato troppo tempo facendo il lavoro sbagliato. Il 41% degli intervistati, inoltre, si sente frustrato riguardo alle sue possibilità di carriera, mentre il 38% dice di non avere un giusto stipendio. Purtroppo, però, quando si chiede loro quali soluzioni abbiano trovato, si capisce subito come la difficoltà maggiore risieda proprio nell’essersi dovuti reinventare senza avere la possibilità di ricevere il giusto consiglio al momento giusto. Il 33% dei giovani lavoratori italiani, infatti, ha dichiarato di aver dovuto cambiare completamente la propria carriera, il 14% ha dato le dimissioni senza avere un’altra opportunità di lavoro e il 15% ha deciso di tornare a studiare. Alcunii, poi, hanno deciso di cambiare città (14%), andare all’estero (12%) o aprire una propria attività (12%).

Facendo un paragone con tutti i classici segni della crisi di mezza età, escluse le macchine sportive, il Dr. Alex Fowke, Senior Clinical Psychologist & Cognitive Behavioural Psychotherapist, ha definito la cosiddetta crisi del quarto di vita come

un periodo di insicurezza, incertezze e nervosismo riguardo alla propria carriera, alle relazioni e alla propria situazione finanziaria, che solitamente i giovani lavoratori vivono in un’età compresa tra i 25 e i 33 anni”.

In media, questo tipo di crisi si protrae per un periodo di circa 6 mesi. Una criticità di cui i professionisti italiani si sono resi conto, a tal punto che più della metà degli intervistati vorrebbe ricevere suggerimenti concreti per il proprio percorso lavorativo, ma non sa dove trovarli (59%) e non sorprende quindi che i tre più importanti distributori di consigli siano individuati nella famiglia (50%), nei partner (48%) e negli amici (47%). I quali, però, pur potendo dare i migliori consigli del mondo, non sembrano essere considerati dagli stessi lavoratori sufficientemente qualificate per dare suggerimenti che si basino sulla reale situazione del mercato del lavoro di oggi, fornendo così una valida soluzione. LinkedIn, attraverso il nuovo strumento Career Advice, collega I suoi oltre 530 milioni di utenti con persone che hanno una grande varietà di conoscenze, competenze e risorse nei loro rispettivi settori d’interesse. Attraverso questo nuovo strumento, così, gli utenti saranno in grado di consultarsi con esperti del settore per ottenere consigli su come muoversi al meglio per il proprio futuro lavorativo, cambiare ambito professionale o aumentare le proprie competenze, aiutandoli in maniera concreta a superare la crisi del quarto di vita. .

Così, per aiutare i giovani professionisti a seguire questa direzione e a non lasciarsi sfuggire questa occasione LinkedIn ha pensato di fornire qualche utile consiglio:

1. Smettila di paragonare te stesso agli altri
Un modo sicuro per alimentare il nervosismo e l’insoddisfazione è confrontare la propria situazione professionale con i propri colleghi. Ricordatevi che tutti sono a un punto differente della loro carriera, quindi evitate di confrontare voi stessi con gli altri – qualunque sia la vostra definizione di successo e qualunque cosa vi renda felici – è sufficiente.
2. Fate un passo indietro e individuate la strada giusta
E’ normale essere in difficoltà con tutta la pressione che bisogna sostenere a cuasa delle aspirazioni professionali e familiari, soprattutto se si è troppo immersi in questo contesto. Fate un passo indietro e scrivete su un foglio ciò che davvero vi rende più nervosi, cosa sia da salvare, cosa non vi permetta di essere felici nel vostro settore o nelle vostre relazioni personali. Questo vi consentirà di risolvere il problema, aiutandovi ad avere un migliore approccio per parlare con gli altri.
3. Siate gentili con voi stessi
Entrare nella crisi del quarto di vita può essere un processo difficile e portato all’estremo dal fatto che voi diventiate i vostri peggiori critici. Ricordate a voi stessi che questa però può anche essere un’esperienza positiva che addirittura porebbe permettervi di cambiare e progredire, sia con la carriera, sia con la vostra vita privata, rendendovi se possibile più felici per il futuro. Come potete vedere dalla ricerca, la crisi non durerà per sempre!
4. Parlate con gli altri
E’ importante discutere della propria insoddisfazione. Parlare con gli altri di determinati problemi non vi permette solo di razionalizzare meglio la situazione, ma vi aiuta anche a trovare la soluzione. Se pensate che sia ottimo che I vostri amici e familiari ci siano per supportarvi, dovete capire anche che è bene avere un parere incondizionato, soprattutto da qualcuno che ha esperienza nel vostro settore. Con il nuovo strumento di Linkedin, Career Advice, sarete in grado di connettervi facilmente con un ampia gamma di mentori che potranno offrirvi una prospettiva reale e buoni consigli – dato che anche loro da giovani saranno stati nella vostra stessa posizione!
5. Fate ricerche
Una volta che avrete discusso la vostra situazione con le persone giuste, è importante andare avanti e cercare le vostre opzioni e, ancora più importante, le vostre passioni. Anche se iniziate una nuova carriera altrove, cominciate a viaggiare o cambiate ruolo – è necessario essere consapevoli delle proprie possibilità.