Ragade anale, come combatterla? Consigli e rimedi

Ragadi, come combatterle? Consigli e rimedi

18 Marzo 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Ragadi anali, come combattere questo fastidioso disturbo?

Dolorose e spesso persistenti, le ragadi anali insieme alle emorroidi rappresentano un vero problema per chi ne soffre poiché sono molto fastidiose. Tuttavia è importante sapere che il più delle volte le ragadi anali costituiscono una condizione patologica risolvibile facilmente e in poco tempo.

COSA SONO? Innanzitutto è bene sapere che ragadi anali e emorroidi sono disturbi piuttosto comuni, ma pudore e vergogna li rendono quasi invisibili anche se molto dolorosi. Non si conosce ancora la causa che porta alla formazione delle ragadi, ma il principale fattore predisponente è sicuramente la stitichezza, accompagnata da uno scorretto stile di vita, alimentazione sbagliata e/o povera di fibre e acqua, vita sedentaria, stress.

COME SI PRESENTANO? Propriamente, le ragadi sono ulcerazioni lineari dermoipodermiche generalmente localizzate sul margine posteriore dell’ano, in prossimità del coccige. Si presentano come delle piccole ferite, quasi insignificanti ma che si fanno sentire. Infatti, ogni volta che si va in bagno, si scatena un dolore intenso e martellante, che dura anche diverse ore ed è accompagnato da perdite di sangue. I sintomi della ragadi variano anche per intensità e durata: ci sono ragadi che causano bruciori e pruriti o qualche goccia di sangue, altre che provocano dolori irradiati al coccige, ai genitali, talvolta così violenti da costringere il paziente a ritardare la defecazione.

SINTOMI – Come riconoscere le ragadi e quando questo disturbo va tenuto sotto controllo?  Il primo evidente sintomo della presenza di ragade anale è indubbiamente il dolore intenso durante la defecazione con uno stimolo continuo accompagnato da bruciore e prurito. Altro sintomo riscontrato da pazienti con questo disturbo è la difficoltà a sedersi e anche a rimanere troppo tempo in piedi. La sera si fa fatica ad addormentarsi e la mattina ci si sente stanco con la conseguenza che vengono svolte con difficoltà le normali attività quotidiane.

AIUTIAMOCI CON LA FIBRA – Il dolore provocato dalla ragade durante la defecazione, inoltre, aumenta ancora di più il problema della stitichezza, ritrovandosi a fari i conti con uno sforzo maggiore ed un dolore maggiore. Per questo la prima strategia è quella di eliminare la stitichezza e, nel frattempo, alleviare la sensazione di bruciore e dolore con gel specifici.

L’IMPORTANZA DELL’ALIMENTAZIONE – Quindi ricordatevi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. In questi casi può essere utile assumere la fibra di psyllium, che, grazie alle sue proprietà di effetto massa, rende le feci morbide e voluminose, migliorando la defecazione e riducendo il dolore. Poi tanta frutta, verdura, cereali integrali e legumi, e almeno 2 litri di acqua al giorno, per una buona regolarità intestinale.

Inoltre, per lenire il fastidio è utile idratare opportunamente la zona ano-rettale e ridurre lo sfregamento durante l’evacuazione. Oltre ad utilizzare gel a base di acido ialuronico e colostro che sono in grado di mantenere un giusto grado d’idratazione favorendo il processo di riepitelizzazione della cute.