Masterchef, "Missione Leggerezza" il libro di Federico
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Masterchef, vince Federico. Il “dottorino” batte Almo in finale

7 Marzo 2014 - di aavico

MILANO  – Federico Francesco Ferrero vince Masterchef. Era l’anno della cucina tradizionale, ha vinto quella sperimentale di Federico, il ‘dottorino’, come era stato soprannominato dai tre giudici di Masterchef che lo hanno incoronato in diretta trionfatore della terza edizione del talent show culinario di Sky Uno. In finale, aiutato da Eleonora, reclutata come sous chef, Federico ha avuto la meglio su Almo.

Le ultime due puntate  hanno visto prima l’eliminazione di Enrica e poi la sfida tra i due finalisti e i loro diversi approcci alla cucina: tradizionale quello del barese, sperimentale quello del medico torinese. Una sfida all’ultimo piatto, con Enrica ad aiutare Almo ed Eleonora come sous chef di Federico, che ha coronato l’anno di grazia del successo di Sky Uno.

Più che un programma, “la storia di un paese che cucina”: questo, secondo il giudice Joe Bastianich,è il segreto di ‘Masterchef’ che, alla terza edizione, è passato da talent a fenomeno di costume, facendo registrare ascolti record di oltre un milione di spettatori a puntata e diventando così il programma più visto di sempre di Sky Uno. Non solo un successo televisivo, cresciuto del 52% di share rispetto alla seconda edizione, ma un boom social, con 400mila tweet e l’hashtag del programma top trend ogni giovedì sera. Tutti dati snocciolati con orgoglio dai vertici di Sky, a pochi minuti dall’inizio della finale del programma, la prima che prevedeva la proclamazione in diretta del vincitore, dai Magazzini Generali di Milano, dopo la messa in onda delle ultime due puntate registrate.

A sfidarsi erano rimasti in tre: l’albergatore barese Almo, pazzo per il business; il medico torinese Federico, feticista della sperimentazione, e la fiorentina Enrica, agente di commercio la cui parola d’ordine in cucina è semplicità. Erano loro i più bravi dei 20 entrati nella cucina di Masterchef?

“Col senno di poi si può sempre fare meglio – ha detto Cracco – ma se sono arrivati fino in fondo sono loro i migliori, poi a me piacevano Alberto e Salvatore, ma è una gara con prove da superare”.

Quello che i giudici hanno sottolineato è che “non sei valutato per la tua storia, ma per il piatto che fai, così abbiamo perso molti concorrenti bravi per degli sbagli tecnici, dispiace ma succede”. E non è invece che qualche concorrente è rimasto magari un po’ di più di quanto meritasse perché funzionale al racconto televisivo? ” E’ quel che fanno – ha risposto ancora Cracco – che decide il destino del concorrente, come Alberto che è arrivato stanco, è stato un peccato, ma è lui che ha determinato la sua fine”.

Ci sono poi stati concorrenti, come la marocchina Rachida, con le lacrime sempre in tasca, “che hanno diviso l’Italia tra guelfi e ghibellini, sono personaggi che aiutano capire le potenzialità del programma, ma poi – ha notato ancora lo chef milanese – una crescita c’è stata, se l’è cavata anche con la pasticceria, mostrando grinta e determinazione”. Tutti insieme, i concorrenti, con le loro storie, hanno contribuito a “raccontare uno spaccato d’italianità, anche macchiettistica” ha spiegato il pluristellato Bruno Barbieri che a livello gastronomico ha notato invece, in questa terza edizione, più una propensione al tradizionale che all’estremismo. Ne sono un esempio gli ultimi tre rimasti in gara: ”Federico l’estremista (extraparlamentare! ha scherzato Cracco), Almo più sulla tradizione ed Enrica un mix”.

Chi ha vinto, comunque,

“ha capito che per arrivare alla fine non bisogna fare tv, ma stare concentrati dall’inizio alla fine. Se aspetti la telecamera o la battuta ti distrai, infatti Spyros, che ha vinto la prima, non si era mai fatto notare”.

Ma quest’anno, lo ammette lo stesso Barbieri, Masterchef è stato diverso: ha raccontato delle storie, quelle del territorio con le prove esterne, ma soprattutto quelle dei concorrenti e del loro sogno di cambiare vita grazie alla cucina. E’ per questo – ha sintetizzato Bastianich – che il pubblico si è affezionato al programma:

“Questo è un racconto vero, che unisce la cultura del cibo all’ambizione di cambiare vita grazie a questa passione”.

E’ il sogno di Almo, Enrica e Federico, ma anche delle migliaia di aspiranti masterchef in attesa della quarta edizione del talent culinario. Intanto da giovedì debutta ‘Masterchef junior’, che vedrà di nuovo impegnato Bruno Barbieri come giudice. Bastianich proseguirà invece la sua avventura tv ‘on the road’ come musicista, mentre Cracco sarà il padrone di casa di Hell’s Kitchen. Al terzo masterchef italiano, invece, vanno 100mila euro in gettoni d’oro, la pubblicazione del suo libro di ricette e soprattutto lo stimolo per dare il via a una nuova carriera e, forse, a una nuova vita.

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