Masterchef, La Prova del Cuoco... ecco dove finisce il cibo avanzato
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Masterchef, La Prova del Cuoco… ecco dove finisce il cibo avanzato

5 Febbraio 2015 - di aavico

ROMA – Che fine fa tutto quel cibo che scorre nei programmi televisivi dedicati alla cucina? A MasterChef (in onda su Sky) per esempio il giudice e che pluristellato Bruno Barbieri spiega: “Niente di quello che vedete nella trasmissione si butta o va sprecato, tutto viene redistribuito”. “Tutto quello che arriva ogni giorno nel grande ristorante della trasmissione viene stoccato e conservato con attenzione maniacale dal nostro gruppo di chef che lavora dietro le quinte – –spiega lo chef – Il cibo che si deteriora in giornata viene riutilizzato per la mensa interna che serve almeno un centinaio di persone”.

Michele Vanossi per Il Giornale, ha fatto una serie di visite negli studi televisivi dove vengono realizzati alcuni dei programmi di cucina più noti, e spiega:

Poi ci sono insaccati, formaggi, pesce e carne, pasta, scatolame. Tutto questo ben di dio è già assegnato: esce dagli studi su camioncini per alimenti refrigerati e raggiunge l’Opera Cardinal Ferraris di Milano che lo distribuisce ai poveri. MasterChef , per la donazione, si affida infatti a «Last minute market», una società spin off dell’Università di Bologna impegnata sulla riduzioni degli sprechi a favore dei bisognosi. «È normale che la gente si domandi che destino avrà la dispensa – spiega Barbieri – da noi arrivano prodotti da tutto il mondo e di grande qualità. Ma non va sprecato nulla e trovo un’iniziativa meravigliosa quella di destinare parte del nostro cibo a gente bisognosa. Insomma, anche noi non facciamo solo spettacolo…».

In Rai le cose sono molto diverse nonostante la simpatica Antonella Clerici, abbia più volte suggerito di coinvolgere associazioni caritatevoli per poter donare i prodotti in rimanenza della Prova del cuoco . Ma ci sono regole ferree che vanno rispettate. E dei distinguo da fare. «La merce che viene portata in esibizione, come per esempio il prosciutto di montagna, il produttore se lo riporta a casa – premette la Clerici – Poi il cibo cucinato e quello che viene regalato allo studio si mangia dietro le quinte. Siamo in diretta e finiamo alle 13,30, ora di pranzo. Così tutti gli operatori ne approfittano e se qualcosa mi attira me ne faccio dare anch’io una porzione e la mangio in camerino».

E il resto? «Scatolame e i prodotti confezionati non possiamo donarli, – spiega la conduttrice amareggiata.– Ci sono regole pazzesche. L’unica consolazione è che qui abbiamo un consumo giornaliero, non abbiamo la dispensa di MasterChef . Quanto al pubblico, può solo venirgli l’acquolina in bocca, nessuno può assaggiare neppure una nocciolina». Il perché, lo spiega Simone Rugiati, chef empolese e conduttore di Cuochi e fiamme su La 7. «Se uno spettatore assaggia qualcosa e si sente male ci chiudono la trasmissione. Però io odio buttare via il cibo e per fortuna i piatti che cuciniamo… finiscono in bocca ai miei operatori».

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