Udito dei giovani, con cuffie e lettori mp3 si rischiano gravi danni

Udito dei giovani, con cuffie e lettori mp3 si rischiano gravi danni

10 Marzo 2015 - di Mari

ROMA – Udito dei giovani sempre più a rischio: colpa di discoteche e, soprattutto, di cuffie e cuffiette, lettori mp3 e smartphone. Insomma: avere le orecchie sempre esposte a musica a tutto volume fa male. L’allarme arriva dall’Organizzazione mondiale della sanità. 

Perché ascoltare musica a tutto volume, in cuffia o nei locali, alla lunga può produrre danni notevoli. Lo spiega anche Antonio Cesarani, Direttore Unità Operativa Complessa di Audiologia Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano: ascoltare musica con le cuffie o trascorrere molto tempo in discoteche e pub rumorosi sono passatempi con potenziali conseguenze negative per l’udito, specie se la musica raggiunge i 120 decibel andando oltre la soglia del rumore e rischiando così di produrre gravi danni uditivi.

Quindi, spiega Cesarani,

“Per salvaguardare l’udito è sufficiente qualche piccolo accorgimento, ad esempio abbassare il volume del proprio smartphone e limitare l’uso di lettori MP3 a non più di 2 ore di seguito al giorno. Inoltre in discoteca o in un locale rumoroso, adottare la ‘regola dell’in&out’, prendendosi una pausa di un quarto d’ora ogni 90 minuti”.

Secondo dati OMS quasi un individuo su due tra gli adolescenti e i giovani adulti (età compresa tra 12 e 35 anni) è esposto a suoni a volume pericoloso per l’uso sempre più invalso di smartphone e più in generale di apparecchi per l‘ascolto di musica mediante cuffie. Inoltre circa il 40% di loro è esposto a livelli sonori potenzialmente dannosi in luoghi di divertimento come le discoteche.

Si considera pericolosa l’esposizione per otto ore consecutive a rumori superiori a 85 decibel (dB) e l’esposizione per appena 15 minuti a 100dB. E ancora: nel mondo vi sono 360 milioni di individui con problemi di udito da moderati a gravi; la metà dei casi sarebbe evitabile con comportamenti adeguati.

Un numero sempre crescente di giovani sta mettendosi a rischio di perdita di udito. Oltre ad autolimitarsi nell’uso prolungato di dispositivi con cuffie (non più di un’ora al giorno) e scaricare app che monitorino il volume del proprio smartphone e lo regolino in modo sicuro, consiglia l’OMS, è bene sottoporsi a un semplice esame audiometrico periodico, specie se si avvertono fastidi.