Tumori, 4 su 10 si possono evitare. 8 regole per proteggersi

Tumori, 4 su 10 si possono evitare. 8 regole per proteggersi

29 Aprile 2015 - di Mari

ROMA – Quattro tumori su dieci si possono evitare. Basterebbe seguire alcuni semplici accorgimenti che ci proteggono. Complessivamente si potrebbero riassumere nella formula: stile di vita sano. Detto in altre parole, alimentazione sana, attività fisica e sesso protetto.

Gli oncologi hanno stilato un elenco di otto regole d’oro per proteggersi.

  1. Niente fumo. Un tumore su quattro è legato alle sigarette. Ogni anno nel mondo sono tre milioni le vittime di un cancro di questo tipo. In media un fumatore muore otto anni prima di un non fumatore. Ma non va sottovalutato nemmeno il fumo passivo.
  2. Pochi alcolici. L’alcol aumenta il rischio di tumore al cavo orale, all’esofago, alla faringe e alla laringe. E’ anche legato al cancro al fegato, al seno e all’intestino. Se uno o due bicchieri di vino al giorno non sono esplicitamente sconsigliati, l’alcol va vietato sotto i 15 anni.
  3. Dieta mediterranea. Tanta frutta e verdura, soprattutto crude, proteggono da molte forme tumorali, soprattutto a carico dell’apparato digerente e respiratorio.
  4. Peso sotto controllo. L’obesità è un fattore di rischio importante. Le persone molto sovrappeso hanno più probabilità di morire per cancro al colon-retto, alla prostata, all’utero, alla cistifellea e al seno.
  5. Sport. Fare attività fisica regolarmente riduce in modo significativo le possibilità di sviluppare un cancro. I sedentari hanno una probabilità del 30% superiore di ammalarsi.
  6. Sesso protetto. Usare sempre il preservativo quando si hanno rapporti sessuali protegge da eventuali tumori al collo dell’utero e da altre malattie come l’Hiv e l’epatite.
  7. Niente steroidi. Gli anabolizzanti e in generale le sostanze dopanti aumentano il rischio di tumori al fegato, ai reni e alla prostata.
  8. Niente lampade abbronzanti. Lettini e lampade solari sono cancerogeni quanto le sigarette. Soprattutto se ci si sottopone a queste abbronzature artificiali sotto i 30 anni si ha un rischio del 75% più alto di sviluppare un melanoma. Per quanto riguarda la pelle, poi, i nei vano tenuti sotto controllo.

Tags