Pressione alta, 3 tipi di cibi da eliminare

Pressione alta, il tè che potrebbe contrastarla

2 Settembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

La pressione alta elevata di solito non si manifesta con disturbi evidenti ma, quando viene trascurata, può aumentare il rischio di andare incontro ad una malattia cardiovascolare come l’infarto del miocardio, ictus, insufficienza renale o arteriopatia periferica.
Come ricorda il sito dell’ISS, in Italia il 50% degli uomini e il 40% delle donne nella fascia di età 35-74 anni soffre di ipertensione arteriosa. Lo stile di vita corretto, che includa una dieta sana e il movimento, è fondamentale per tenerla sotto controllo. 

In base a quanto riportato dal sito britannico Express.Uk, c’è una bevanda che potrebbe abbassare significativamente la pressione sanguigna: è il tè con estratto di foglie di olivo. In uno studio del 2011, i ricercatori hanno seguito i casi si persone con pressione alta, invitandoli a prendere 500 milligrammi di estratto di foglie di olivo o 12,5-25 milligrammi di captopril, un farmaco per la pressione alta, due volte al giorno.

Dopo un periodo di otto settimane, la pressione sanguigna ha mostrato di essere significativamente più bassa per entrambi i gruppi. Il team ha concluso che l’estratto di foglie di olivo era efficace nel ridurre la pressione sanguigna nelle persone con ipertensione precoce.

Per far scendere la pressione anche i livelli di potassio devono essere adeguati e consumare cibi che ne sono ricchi, come avocado, spinaci, patate dolci, fagioli, banane e persino caffè può aiutare. E’ quanto emerso da una ricerca della Keck School of Medicine della University of Southern California, pubblicata su American Journal of Physiology – Endocrinology and Metabolism. Per arrivare a questo risultato sono stati revisionati studi precedenti che avevano come focus gli effetti del potassio e del sodio nella dieta sull’ipertensione.

Quanto potassio dovremmo consumare? Secondo un report del 2004- ricorda McDonough- almeno 4,7 grammi al giorno per abbassare la pressione sanguigna, smussare gli effetti del sodio nella dieta e ridurre il rischio di calcoli renali e perdita di massa ossea. Ad esempio, il consumo di oltre metà di una tazza di fagioli neri può aiutare a raggiungere, da solo,il 50 per cento dell’obiettivo giornaliero.