Vampate di calore, quando sono forti aumenta il rischio di sindrome metabolica

Menopausa, vampate continue legate a maggior rischio cancro al seno

7 Gennaio 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Avere vampate di calore persistenti e durature durante menopausa potrebbe essere legato ad un maggiore rischio di cancro al seno. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Menopause, il giornale ufficiale della North American Menopause Society (NAMS), il più ampio mai condotto finora sull’argomento, che ha coinvolto oltre 25 mila donne seguite per ben 18 anni. Nel corso del periodo di follow up sono stati diagnosticati nel campione 1399 nuovi casi di cancro: è emerso che le donne che soffrivano di vampate da parecchi anni avevano un maggiori rischio di questo tumore. Probabilmente, spiega il direttore della Società JoAnn Pinkerton, il legame tra le due condizioni è di origine ormonale (scompensi ormonali alla base sia di vampate sia del rischio di tumore), ma servono studi ad hoc per fare piena luce su tale associazione.

Inoltre, se calano gli ormoni femminili estrogeni – come avviene in menopausa – aumentano i problemi di memoria e i disturbi d’ansia. Lo ha rivelato lo scorso ottobre uno studio presentato alla conferenza della American Physiological Society’s (APS) Cardiovascular, Renal and Metabolic Diseases: Sex-Specific Implications for Physiology in corso a Knoxville. Esperti della Georgetown University in Washington, D.C. hanno studiato topoline cui era stato apportato l’ovaio (per mimare l’effetto della menopausa) e quindi con ridotta produzione di estrogeni, e visto che rispetto a topoline con ovaie funzionanti le prime presentano problemi di memoria e disturbi d’ansia. L’ipotesi avanzata dagli esperti è che gli estrogeni influenzino memoria e comportamenti agendo su certe aree neurali che sono ricche di recettori proprio per questi ormoni; se la concentrazione ormonale si riduce, come avviene appunto in menopausa, meno ormoni sono presenti anche in aree critiche del cervello e compaiono i sintomi d’ansia e le defaillance mnemoniche.

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