Hai i fianchi larghi? C'è una buona notizia per te. Ecco quale

Hai i fianchi larghi? C’è una buona notizia per te. Ecco quale

18 Settembre 2018 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Hai i fianchi larghi? C’è una buona notizia per te. Mettiamola così: non tutto il grasso vien per nuocere, almeno su questa parte del corpo delle donne. Meglio avere un fisico con il grasso che si accumula sui fianchi, dando vita alla famosa “forma di pera” (tipica delle donne) piuttosto che il grasso che si accumula sulla pancia, restituendo all’occhio la classica “forma a mela” (tipica degli uomini).

Se proprio deve esserci del grasso, è più salutare avere un corpo a pera che a mela. Questo è quello che emerge da uno studio dei ricercatori dell’Università della California di Riverside, che hanno individuato come solo i topi maschi abbiano avuto casi di neuroinfiammazione (cioè un processo infiammatorio che tocca il cervello), dopo essere stati nutriti con una dieta ricca di grassi. Oltre a ciò questi maschi avevano tra l’altro un basso livello di testosterone e una riduzione del numero degli spermatozoi.

Gli studiosi hanno notato che chi ha un aumento del grasso addominale (più tipico nei maschi che nelle femmine) può avere un maggior rischio di problemi infiammatori. Ma perché questa discriminazione? La risposta sarebbe nel fatto che le donne siano riuscite a sviluppare una maggiore protezione a causa della gravidanza che già le espone a una modifica naturale del corpo. Il lavoro è stato pubblicato su Frontiers in Immunology.

Questo non significa che le donne possono accumulare chili di troppo all’infinito sui fianchi. Una dieta equilibrata, associata a una costante attività fisica, sono fondamentali per avere una vita sana. Inoltre, precedenti ricerche hanno dimostrato che pancetta e grasso sui fianchi in alcune donne si associano a un maggiore rischio di diabete 2. Tutta ‘colpa’ della variazione naturale di gene denominato KLF14. Tale variazione fa sì che alcune donne accumulino grasso in zone critiche come appunto ventre e sui fianchi, esponendole a un rischio significativamente maggiore di diabete, mentre ciò non accade per gli uomini.