Il caffè può ridurre il rischio di morte per ictus e malattie cardiache

Glicemia, il caffè va bevuto dopo aver fatto colazione

8 Ottobre 2020 - di Claudia Montanari

Glicemia, attenzione al caffè anche se senza zucchero. Prima di prendere un caffè al mattino, infatti, è importante fare colazione. Assumerlo dopo una notte insonne e a digiuno potrebbe compromettere i livelli di zucchero nel sangue.

Lo dice uno studio dell’Università di Bath che ha esaminato l’effetto del sonno interrotto e del caffè che poi viene assunto la mattina per cercare di tirarsi su. Un lavoro pubblicato sul British Journal of Nutrition dimostra che mentre una notte passata quasi tutta svegli può avere un impatto limitato sul metabolismo, cercare di svegliarsi bevendo subito un caffè può avere un effetto negativo sul controllo della glicemia.

Lo studio su caffè e glicemia

L’analisi ha coinvolto 29 persone. Il caffè consumato prima della colazione ha aumentato la risposta del glucosio nel sangue di circa il 50% rispetto a chi, invece, prima aveva mangiato altro.

Lo studio rivela che il comune rimedio del caffè dopo una notte tormentata può sì risolvere il problema della sonnolenza. Ma può crearne un altro, sulla glicemia, limitando la capacità del corpo di tollerare lo zucchero della colazione.

James Betts, ricercatore che ha condotto l’analisi, spiega: “Il nostro controllo della glicemia è compromesso quando la prima cosa con cui i nostri corpi entrano in contatto è il caffè. Specialmente dopo una notte di sonno interrotto. Potremmo migliorare la situazione facendo prima colazione e poi bevendo caffè in seguito, se ne sentiamo ancora il bisogno”.

I benefici del caffè

Questo ovviamente non vuol dire dover demonizzare il caffè che, invece, ha tanti benefici. Per esempio, può essere anche un alleato del dimagrimento. Una ricerca ha suggerito che 4 tazze al giorno possono effettivamente aiutare a perdere un po’ di grasso corporeo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition, come si legge su Medical X Press.

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