Curare l’emicrania: un test verifica l’efficacia della cannabis

25 Maggio 2021 - di Claudia Montanari

Per la prima volta un test clinico cercherà di verificare l’efficacia della cannabis come terapia dell’emicrania. La sostanza è usata contro questa patologia da migliaia di anni, sottolineano i ricercatori dell’università di San Diego nel comunicato di annuncio, ma non c’erano mai stati studi organizzati.

Cannabis contro l’emicrania, il primo test in Occidente

Ai partecipanti al test sarà dato ‘random’ il trattamento con Thc o Cbd, due principi attivi della cannabis, una combinazione dei due o un placebo. La sperimentazione sarà condotta in doppio cieco, cioè con i ricercatori che daranno la terapia e valuteranno gli effetti non sapendo quale trattamento il paziente studiato ha ricevuto.

Al momento sono 20 i partecipanti, che dovrebbero arrivare a 90 entro la fine del trial.

Nathaniel Schuster, uno dei ricercatori, spiega: “Molti pazienti che soffrono di emicrania li hanno sperimentati per molti anni ma non ne hanno mai discusso con i loro medici. Piuttosto, si auto-trattano con vari trattamenti, come la cannabis. In questo momento, quando i pazienti ci chiedono se la cannabis funziona per l’emicrania, non abbiamo dati basati sull’evidenza per rispondere a questa domanda”.

Leggi anche: Emicrania, uno studio conferma efficacia di un nuovo farmaco

Emicrania, un problema diffuso e difficile da combattere

Nonostante oggi ci siano molte opzioni per il trattamento dell’emicrania, sono ancora moltissime le persone che ne soffre. Un problema che può diventare debilitante, visto che il dolore acuto e invasivo può durare ore e anche giorni. Ci sono molti trattamenti per combattere questo disturbo, tuttavia ad oggi non tutti riescono a rispondere in modo positivo a farmaci e trattamenti. Inoltre, con il tempo molti farmaci possono smettere di funzionare.

Diverse sostanze possono curare molte malattie

Negli ultimi anni sono sempre di più i test clinici che provano l’efficacia di alcune sostanze per curare malattie. Pochi giorni fa ad esempio uno studio ha dimostrato che l’mdma, principio attivo dell’ecstasy, può curare i sintomi del disturbo da stress post traumatico se associato alla psicoterapia.