Doccia calda in inverno: 2 errori da evitare

Doccia calda in inverno: 2 errori da evitare

18 Dicembre 2018 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – La doccia calda è la tua migliore alleata in inverno? Il piacere che può arrecare al fisico e alla mente è innegabile, tuttavia, non devi abusarne. Trascorrere 20-30 minuti sotto il getto bollente può avere un risvolto negativo, perché questa azione apparentemente innocua danneggia la barriera della pelle. Dunque sono due gli errori che non devi commettere: 1)Usare acqua bollente 2)Passare molto tempo sotto la doccia calda.

Dopo esserti lavata, non dimenticare di utilizzare la crema sulla pelle ancora umida per favorire l’idratazione. Indossa i guanti, che tengono le dita al caldo e le proteggono. Questi consigli arrivano da Rajani Katta, professoressa di dermatologia all’University of Texas Health Science Center di Houston e dalla sua collega, la dottoressa Megan Rogge.

“Molti di noi amano soffermarsi un po’ più a lungo in docce calde fumanti, in particolare quando fuori fa freddo. Fa sentire bene, soprattutto quando la pelle è pruriginosa – evidenzia Rogge – ma questo puo’ effettivamente danneggiare la barriera cutanea, e anche esacerbare il problema della pelle secca e pruriginosa. Ecco perché è consigliabile limitare le docce a 10 minuti e utilizzare acqua tiepida anziché calda”.

Attenzione anche ai prodotti scelti. Una crema è meglio di una lozione per idratare. “Le lozioni – spiega infatti Katta – sono le meno idratanti, perché hanno una quantità di acqua elevata. Le creme sono la scelta migliore per chi ha la pelle secca”. Occhio anche all’uso della protezione solare, per esempio quando si va sulla neve.

“Anche quando la temperatura cala – aggiunge infatti Rogge – i raggi del sole possono ancora emettere potenti radiazioni ultraviolette. Se si è vicino a neve o acqua, questi raggi possono essere ancora più potenti a causa delle superfici riflettenti, il che rende la protezione di primaria importanza”.

A casa, meglio usare un umidificatore. “La pelle secca in inverno – conclude infatti Rogge – peggiora quando si accendono i caloriferi in casa: il calore inizia ad asciugare l’aria, che a sua volta inizia ad asciugare la pelle”.