Una dieta vegetale di bassa qualità non fa bene alla salute mentale

Una dieta vegetale di bassa qualità non fa bene alla salute mentale

23 Novembre 2021 - di Silvia_Di_Pasquale

Seguire una dieta vegetale di bassa qualità può provocare danni alla salute mentale. Il fatto che un alimento sia privo di componenti di origine animale non esclude che possa essere comunque “trasformato”.

Una nuova ricerca ha scoperto che chi mangia cibi vegetali processati è più suscettibile alla depressione rispetto a chi ha una dieta ricca di prodotti freschi. Sono stati seguiti 219 vegani e vegetariani in Australia, esaminando la loro dieta e la loro salute mentale. Tutti di età compresa tra i 18 e i 44 anni.

Il cibo fresco batte quello vegano processato.

Quelli con una dieta ricca di frutta fresca, verdura, noci, semi, legumi e cereali integrali sono risultati a minor rischio di depressione rispetto agli altri vegani e vegetariani con diete di bassa qualità. C’è poi il fattore psicologico. Chi non mangia carne per principio tende ad avere una sensibilità maggiore per le cause esterne. Questo potrebbe però rivelarsi non positivo per chi è già a rischio depressione.

Megan Lee, ricercatrice in psichiatria nutrizionale presso la Bond University, ha affermato che i risultati sono significativi data la crescente popolarità degli stili di vita vegani e vegetariani. Molti dei prodotti sono ricchi di oli vegetali raffinati e cereali raffinati, sale e zucchero.

“C’è una percezione generale che seguire una dieta a base vegetale sia intrinsecamente salutare, ma come ogni dieta si riduce a ciò che si mette in bocca”, ha affermato Lee, l’autore principale dello studio.

“Vegani e vegetariani non mangiano automaticamente un sacco di frutta e verdura perché ci sono tutti questi prodotti là fuori che sono completamente lavorati, completamente raffinati”.

“Le persone possono inavvertitamente consumare alti livelli di alimenti vegetali trasformati che è un noto fattore di rischio per l’aumento della depressione”.

“Anche se mangiamo carne, possiamo comunque trarre beneficio dal cibo preventivo e protettivo consumando più frutta e verdura”, ha detto il dott. Lee. Fonte Medical X Press.

 

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