Formaggi vegani: non sempre "healthy": 2 motivi

Formaggi vegani: non sempre “healthy”: 2 motivi

19 Novembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Chi segue una dieta sana è più propenso a sperimentare alternative ai cibi tradizionali. Uno dei casi più eclatanti è quello dei formaggi vegetali. Questi alimenti sono ideali per chi segue un regime vegano o vegetariano, ma anche quando si vuole variare ogni tanto. Il fatto che è un formaggio sia vegano non equivale comunque a considerarlo sempre e comunque salutare e alleato della linea.

Il Fatto Alimentare, sito che si occupa di sicurezza alimentare, ha condotto una mini inchiesta sulle alternative vegane ai formaggi tradizionali. Due gli aspetti da non sottovalutare che emergono: il fatto che questi cibi non siano privi di grassi (e dunque vanno consumati con moderazione) e che possano avere delle dosi di sale più elevate rispetto ai formaggi veri e propri. Per questo è necessario fare attenzione all’elenco degli ingredienti e alla tabella nutrizionale. Un prodotto bilanciato deve contenere una quantità apprezzabile di proteine, mentre i grassi, specialmente saturi, dovrebbero restare bassi.

Sull’argomento il Fatto Alimentare ha chiesto un parere a Enzo Spisni, fisiologo della nutrizione dell’Università di Bologna. “I sostituti vegetali – spiega l’esperto – pur non potendo competere con i formaggi per quanto concerne il sapore, in alcuni casi possono essere migliori dal punto di vista nutrizionale”.

Più corto è l’elenco degli ingredienti, meglio è. “Un ‘vegan cheese’ a base di tofu che prevede, pochi altri ingredienti e additivi, può essere interessante, perché i grassi sono inferiori a quelli di molti formaggi e il contenuto di proteine è apprezzabile”. Ma attenzione, c’è tutto il resto dei prodotti in commercio: “La maggior parte degli altri prodotti non è più consigliabile dei formaggi, perché spesso sono sbilanciati e nella ricetta prevalgono grassi e carboidrati mentre le proteine sono praticamente assenti. Inoltre contengono un lungo elenco di additivi che li fanno rientrare nel gruppo degli alimenti ultra-processati, che non sono positivi per la nostra salute”. Dettaglio oltremodo non trascurabile per una dieta sana.