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Tumori, la dieta che potrebbe ridurne la crescita

1 Agosto 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Una variazione nella dieta potrebbe ridurre la crescita dei tumori e rendere più efficienti i trattamenti chemioterapici come il fluorouracile e anche quelli radioterapici. Nello specifico: riducendo l’apporto di una molecola che si assume con l’alimentazione, l’amminoacido metionina. E’ quanto emerge da uno studio effettuato sui topi e pubblicato sulla rivista scientifica Nature. La ricerca è stata condotta da Jason Locasale della Duke University School of Medicine, di Durham, negli Stati Uniti. I risultati dello studio suggeriscono quindi la possibile efficacia di una “dieta anti tumore” in grado di favorire le terapie.

La molecola cui fa riferimento la ricerca, la metionina, è un amminoacido essenziale che si trova in vari cibi come il petto di pollo o di tacchino, i semi di sesamo, il grana e alcuni pesci come lo stoccafisso. Il corpo non la auto produce e per questo deve assumerla attraverso l’alimentazione. A orientare gli studi degli esperti è stata la caratteristica che la metionina è un aminoacido in qualche modo coinvolto nei processi tumorali, anche se tali meccanismi non sono ancora chiari.

Questo li ha spinti a ipotizzare che riducendo l’apporto di metionina nella dieta si potesse frenare la crescita del cancro. E così è risultato: in diversi modelli di tumore nelle cavie, gli studiosi sono riusciti a ridurre la crescita del tumore riducendo dell’83% la metionina nel loro regime dietetico e ancora di più accoppiando questa dieta povera di metionina a chemioterapia con fluorouracil e radioterapia.

Gli studiosi hanno quindi prescritto per tre settimane la stessa dieta povera della molecola a sei individui sani e riscontrato che tale alimentazione ha indotto in loro le stesse reazioni metaboliche osservate nei topi. Da qu l’ipotesi, che va tuttavia ancora da verificare, che questa opzione alimentare possa potenziare anche nell’uomo gli effetti delle terapie antitumorali.

In Italia aumentano le diagnosi di tumore: sono state 4.300 in più nel 2018 rispetto al 2017. Quanto alla “classifica” delle neoplasie più diffuse, il tumore più frequente in Italia è diventato quello della mammella e nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi (erano 51.000 nel 2017). Seguono il cancro del colon-retto (51.300, erano 53.000 nel 2017), che lo scorso anno era il più diagnosticato e del polmone (41.500, erano 41.800 nel 2017).