Diabete, misurazione di glicemia

Diabete, macchie scure sulla pelle: cosa indicano

7 Agosto 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Sono circa 3,7 milioni gli italiani che hanno il diabete ma uno su tre non sa di averlo (dati 2018). La malattia può provocare danni a diversi organi come reni, occhi e cuore, ma è anche correlato a molte altre malattie. Non ultima, la disfunzione erettile che, soprattutto nelle persone più giovani è proprio un sintomo tipico del diabete. Tuttavia, la patologia è nell’80% dei casi prevenibile o ritardabile e questo testimonia quanto la prevenzione sia fondamentale.

Sintomi premonitori del diabete di tipo 2 includono: fare pipì molto spesso, soprattutto di notte, avere sete continuamente, sentirsi stanchi, perdere peso in modo anomalo, avvertire prurito nelle parti intime, avere tagli o ferite che impiegano più tempo a guarire, vedere in modo offuscato. Sperimentare ogni tanto uno di questi sintomi non significa necessariamente avere il diabete. Per questo è fondamentale consultarsi con il proprio medico per una corretta diagnosi.

Oltre a quelli citati, il sito britannico Express.Uk sottolinea la presenza di un altro possibile segno correlato alla malattia: l’acanthosis nigricans, condizione caratterizzata dall’oscuramento della pelle in aree particolari del corpo come il collo, le ascelle, l’inguine e le articolazioni delle dita delle mani o dei piedi. “Oltre a essere più scura, la pelle può assumere un aspetto coriaceo o vellutato e può prudere o odorare”, ha spiegato il sito di Diabetes.co.Uk. Sebbene la condizione non rappresenti una minaccia in sé, è l’associazione con il diabete di tipo 2 a essere significativa. Anche l’obesità è una condizione associata all’acanthosis nigricans, senza mai dimenticare che è anche un importante fattore di rischio associato al diabete di tipo 2.

Con una dieta sana (che permetta di arrivare a un dimagrimento in media di circa 10 chili) il diabete regredisce in via definitiva in quasi un caso su due e questo si deve alle cellule del pancreas che producono insulina – le beta cellule – che ricominciano a funzionare grazie alla perdita di peso. Ciò testimonia quanto l’attenzione al cibo che finisce sulla nostra tavola sia fondamentale e non può non essere frutto di una cosciente educazione alimentare. 

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