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Diabete, riso: quale varietà scegliere

4 Agosto 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Diabete di tipo 2 e riso non sono inconciliabili. Chi soffre di questa malattia cronica non ha dei divieti assoluti per quel che riguarda la dieta. Moderazione è la parola d’ordine e soprattutto consapevolezza di ciò che finisce nel proprio piatto. Non bisogna dimenticare che perdere peso e non riprenderlo può potenzialmente portare a una remissione della malattia se in fase iniziale, ovvero alla sua scomparsa. Il diabete mellito è una condizione reversibile e la sua remissione può essere ottenuta e mantenuta nel tempo.

Per quel che riguarda il riso, il sito della Fondazione Veronesi raccomanda di scegliere le varietà integrali o associare al pasto molte verdure o altri alimenti (proteine, grassi) che aumentino la parte delle fibre. La consulenza con un dietologo o nutrizionista resta sicuramente la mossa più efficace impostare un’alimentazione sana e bilanciata che permetta di tenere sotto controllo la glicemia.

Anche la cottura del riso conta. Più si lascia scuocere, peggio è perché durante la bollitura il carico glicemico è più elevato. Quest’ultimo varia molto anche in base alla marca di riso scelta e dal condimento. Optare per un riso integrale e poi mixarlo a cibi poco sani non ha molto senso e rischia di vanificare ogni sforzo di mantenere un’alimentazione sana. Attenzione anche a ciò che si mangia dopo. 

Tagliare dalla dieta quotidiana anche solo 300 calorie, più o meno l’equivalente di un potenziale spuntino post pranzo o cena, potrebbe ridurre i rischi per malattie come il diabete e le malattie cardiache. E’ quanto affermato da una ricerca della Duke University. Potrebbe sembrare scontato, ma spesso sono proprio i piccoli gesti a fare la differenza e nulla deve essere lasciato al caso.

In generale, come specifica ancora il sito della Fondazione Veronesi, bisogna riservare ai carboidrati un quantitativo non inferiore ai 130 e non superiore ai 300 g/giorno, che dovrebbero preferibilmente essere assunti da alimenti ricchi in carboidrati complessi e fibra alimentare, quali legumi, vegetali, cereali integrali e frutta.

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