Diabete e morte prematura: cosa dice un rapporto britannico

Diabete e morte prematura: cosa dice un rapporto britannico

11 Febbraio 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Il diabete aumenta notevolmente il rischio di morte prematura. La conferma arriva da un rapporto diffuso dall’ente benefico Diabetes UK. I britannici con la forma di tipo 2 – legata allo stile di vita e all’obesità – hanno il 50% in più di probabilità di morire prematuramente rispetto a quelli senza la malattia. E i dati sono allarmanti: il numero di persone registrate con la patologa cronica è quasi raddoppiato in 15 anni senza contare quelli che sono malati senza saperlo. Il sovrappeso resta il principale fattore di rischio per lo sviluppo della forma di tipo 2, che costituisce il 90% dei casi riscontrati.

Come si legge su Daily Mail, l’amministratore delegato di Diabetes UK, Chris Askew, ha dichiarato: “Il diabete di tipo 2 è una crisi urgente per la salute pubblica e la sua risoluzione dipende da un’azione decisiva guidata dal governo, sostenuta dall’industria e diffusa in tutta la nostra società. Oltre la metà di tutti i casi di diabete di tipo 2 – e il rischio che accompagna lo sviluppo di complicanze devastanti – potrebbero essere prevenuti o ritardati sostenendo le persone a fare scelte più sane. Ciò include l’incarico all’industria di rendere più sani gli alimenti e le bevande e affrontare la commercializzazione e la promozione di alimenti non salutari”.

Il professor Jonathan Valabhji, direttore clinico nazionale del SSN per l’obesità e il diabete, ha dichiarato: “Mentre il diabete è una pericolosa minaccia per la salute pubblica che può abbreviare la vita delle persone, oltre a costare miliardi al SSN ogni anno, grazie a un migliore trattamento del SSN, le prospettive per le persone sia con il diabete di tipo 1 che di tipo 2 è migliorato notevolmente negli ultimi 20 anni. Come parte del piano a lungo termine del SSN, stiamo anche offrendo il più grande programma di prevenzione del diabete di tipo 2 al mondo, al fine di impedire in primo luogo alle persone di sviluppare il diabete di tipo 2”.

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